Ecco un piccolo resoconto della spedizione YCBG a Toronto, Canada. Prima di tutto, è il caso di spiegare perché io (Mauro Finazzi, YCBG) e Marco Gualandris della PHB ce ne siamo andati una settimana in Canada, completamente spesati e serviti e riveriti…

Partiamo dal principio. Molti avranno sicuramente seguito le olimpiadi di Atene 2004, e molti avranno anche seguito l’evento immediatamente successivo, ovvero le Paraolimpiadi, in pratica i Giochi Olimpici riservati ad atleti diversamente abili.

Come i giochi olimpici, anche quelli paraolimpici presentano discipline veliche, che al momento comprendono solo due imbarcazioni. L’ormai famosissima 2.4 (il singolo mini-coppa america) che vedrà i mondiali in Italia quest’anno, e il meno noto Sonar, imbarcazione da tre posti assai più anziana della 2.4 ma in Italia completamente sconosciuta, tanto che non abbiamo neanche l’equipaggio Paraolimpionico. Perché tutto ciò? Perchè da qualche anno si parla di introdurre nei giochi paraolimpionici anche un doppio, magari un po’ più moderno rispetto matusalemmico Sonar…

Nasce così una doppia cordata per accaparrarsi il privilegio (e il business) di realizzare la nuova barca paraolimpica… Ecco che nasce il Martin 16, da Steve Alvey, Canadese,e il Dinghy 12, analoga ma meno specifica deriva Australiana…

Ed ecco spiegato il nostro invito. Il Signor Alvey, proprietario del cantiere che realizza il Martin 16, manda un invito a tutti gli equipaggi paraolimpici del mondo per partecipare alla NOOD (National Offshore One Design) Regatta 2005, grande evento USA-Canada sul lago Ontario, una 3 giorni di intense regate, nella quale si concentrano eventi finali di classi importanti come Benetaux 36.7 e J-boat. Per il primo anno, sono invitate anche 2.4 e Martin 16 (che caso…). Un importante parere dato da atleti di livello paraolimpico può essere determinante nella scelta della barca da parte del comitato paraolimpico. Così, invitati e spesati ci siamo imbarcati da Linate il 22.06.2005 alle 8, destinazione Toronto.

22.06.2005 Viaggio Milano-Londra, Londra-Toronto. Dopo 14 ore, 4 film e 7 carrozzine entriamo finalmente nella nostra camera al Westin Harbour Hotel di Toronto… una doppia torre di 36 piani che si affaccia direttamente sul gigantesco lago Ontario. Siamo rimbecilliti dal fuso, così ci imponiamo di andare a letto almeno alle ore 10 locali (4 di mattina Italia), così da prendere subito i ritmi.

23.06.2005 Sveglia alle 7, colazione e raggiungiamo il NYC (National Yacht Club), pochi km dal nostro Hotel. Conosciamo gli altri altleti. Canada, USA, Grecia, Australia, Israele, Svezia, Inghilterra e Irlanda… Alvey ne ha invitata di gente! Facciamo un briefing, sistemiamo le pratiche, mangiamo e finalmente proviamo la barca. A noi tocca una barcaccia di almeno 2 anni, armata ancora con il fiocco bomato e le pompe di sentina manuali… Facciamo un’uscita di due ore, c’è un bel vento teso, la berca è veramente molto molto sicura.

24.06.2005 Sveglia ore 7. Oggi c’è la prima serie di regate. Scopriamo una novità. I Martin 16 non sono tutti uguali… c’è una versione BIS con albero maggiorato e relativa superficie velica più grande. Ce ne sono 4… la brutta notizia è che gareggiamo tutti assieme, senza compensazione… questa me la spiegano…
1a prova: Brutta partenza, buona bolina, ottimo lasco.Finiamo 5°, dietro i 4 M16 BIS… è come se fosse un primo! (10 nodi di vento)
2a prova: Partiamo un po’ meglio, bolina sfortunata e lasco così così, ma nel secondo giro andiamo meglio… finiamo ancora 5°, ma davanti c’è un M16 normale… uno dei BIS ha disalberato per un cedimento strutturale delle lande. (15 nodi)
3a prova: Partenzona, vediamo la bandiera del richiamo singolo alzata… noi siamo molto alti, ma ci sono almeno 4 barche più alte di noi, quindi proseguiamo, per scoprire poi che la giuria aveva sbagliato bandiera…infatti eravamo fuori in 8 e avrebbe dovuto alzare la nera e ripetere la partenza…insomma, finiamo OCS…
4a prova: di nuovo partenzona, di nuovo bandierina… nel dubbio rientriamo, eravamo noi… regata a rincorrere, alla fine siamo 8°… almeno 5 siamo riusciti a passarli!

25.06.2005 Regate sospese per assenza di vento. Party con tutti gli atleti disabili sulla terrazza dell’hotel, fuochi d’artificio (organizzati dal comitato NOOD).

26.06.2005 Il vento continua a latitare. Dopo due tentativi di regalare, ci rispediscono a terra. Anche oggi niente. Ci portano al RCYC, ovvero il Royal Canadian Yacht Club, dove c’è la cena finale con relativa premiazione. Un posto pazzesco, un intera isola adibita a porto, con migliaia di barche, derive, spazi sconfinati e casette in perfetto stile coloniale. Durante la cerimonia di premiazione (alla fine siamo sesti) veniamo chiamati per lo scambio dei guidoni con i due Yacht Club Organizzatori dell’evento… i due commodori in altissima uniforme, noi in bermuda, t-shirt e sibre! Alla faccia dell’Italian Style!

27.06.2005 La regata è finita, noi andiamo al circolo per compilare un lunghissimo questionario datoci da Steve Alvey (ora giustamente vuole i resoconti…), ma appena terminiamo, ci infiliamo su due martin16 e andiamo a fare un giro. Marco da bravo italiano si imbarca con Ann, ragazza Inglese, io, da bravo asino, con Lazaros, Yeti Greco. Ci sono condizioni ideali, brezza e acqua piatte. La giornata è talmente piacevole che Marco se ne sta fuori quasi 3 ore!!! Alla sera purtroppo salta la gita in elicottero alle cascate del Niagara… peccato! Alla sera, ci dividiamo. Marco va in un ristorante italiano con una parte degli atleti, io a casa di un atleta canadese con altri a fare un più villano barbecue. Riesco perfino a fare una partita di calcio con dei ragazzi locali…

28.06.2005 Ultimo giorno. Facciamo finalmente i turisti, visitiamo lo OC Tower, qualche souvenir, cartoline e alle 5 via verso l’aeroporto.

Veramente una bella esperienza. Da rifare.

Mauro Finazzi
Resp. Agonismo YCBG