Moniga – Ragazzi si riparte! Prima regata Protagonist 2016 a Moniga del Garda caratterizzata da Peler in calando e Vinessa a salti. Tre su sei le prove svolte in cui la barca LUCA, condotto dal pesarese Pietro Corbucci, ha vinto la XII° edizione del Trofeo Maurizio Brunelli, mentre secondo classificato SPIRITO LIBERO portata da Davide Bianchini e terzo CAIPIRINHA JR con Bruno Fezzardi al timone. Ottavo e primo nella speciale classifica per “timonieri-armatori” ha chiuso GERONIMO di Gio’ Panzera.
DAY 1: Sabato ci aspetta un lungo e impegnativo trasferimento e già dalla strada gardesana intravediamo i frangenti bianchi in mezzo al lago che scendono da nord ed entrano nel golfo di Salò. L’equipaggio della giornata è formato da Enzo Leidi (T), Luca Perico, Claudio Valota e Stefano Bertoli. Alle 11.00 partiamo con jib e vela d’acciaio al massimo. Onde fino a due metri e vento che parte subito a 18 nodi per arrivare all’altezza dell’isola con raffiche fino a 30. Naturalmente piove! Il meteo dava vento con punte fino a 36 nodi, dunque eravamo preparati grazie anche all’allenamento di domenica scorsa con stesse condizioni. Dopo l’Isola sembrava che tutto diventasse facile e invece no; planiamo alla grande e con la barca piatta e l’adrenalina al massimo riesco anche a filmare la strada che imprimiamo sul lago e tutti i nostri sogni o incubi diventano realtà. Dopo due ore di divertimento, nel golfo di Moniga il vento cala e pure l’onda. Verso le 14 danno il via all’unica corsa, teniamo il jib con il terrore che ritorni in vento che a salti va e viene. Gli altri partono direttamente con il genoa…dei pazzi! Ma avevano ragione perché freschi di mente e di fisico hanno ragionato prima. Noi lo facciamo dopo, in corsa proprio quando il vento è calato e l’onda ci rimbalza. Quindi, azzardiamo il cambio che riesce anche bene ma un intoppo ci frena definitivamente. Lo risolviamo e armato il genoa correttamente ripartiamo anche se la flotta se ne è andata. Continuiamo fino alla boa di bolina per provare almeno una volta lo spi. Non va poi così bene, troppi salti di vento e onde non ci permettono di essere ancora all’altezza. Arriviamo alla fine del primo giro barcollando decidendo di finire in anticipo con un bel DNF.
DAY 2: Domenica tutt’altro mondo e meteo. Esce Claudio ed entra Alessandro Baucè. Vento previsto fino a 5-6 nodi in calando, lago piatto. 1° corsa: partiamo un po’ discosti dal gruppo a agguerriti contro Pegaso, insistiamo e partiamo al limite del tempo ma giusti. Non facciamo errori e partiamo bene rispetto a tanti altri ma lungo il percorso gli altri accelerano e noi restiamo con la nostra velocità di sempre; ricontrolliamo tutte le nostre regolazioni, i pesi, il vang, lo strallo ma non c’è niente da fare; all’arrivo della prima boa siamo costretti a virare sotto boa perché scaduti, riprendiamo la layline e passiamo; la riteniamo buona perché ci sono altre barche dietro di noi; stacchetto e via di spi, buona l’issata e teniamo dietro altre due barche portandole a spasso. Ma il divertimento è durato poco perché iniziamo a cercare il vento sul campo di regata e decidiamo di strambare sbagliando lato perché lì il vento ci abbandona, salta e ci scavalca. Finiamo la prima prova con lungo distacco dal branco. 2° corsa: buona la partenza in mezzo a tutti, buone le manovre, buone le issate e le ammainate. Ma il vento jocker abbandona il campo di regata. Rimaniamo ancora indietro ma all’ultima poppa il vento ci regala una brezza che ci fa ricompatta velocemente al gruppo, ci illude di acchiappare la barca davanti a noi che si è inchiodata, godiamo e teniamo duro fino alla fine, li raggiungiamo tutti fino a quando poi il vento arriva anche da loro che ci precedono all’arrivo per una 30ina di secondi. Peccato! 3° corsa: sono incazzato e decido di seguire il più bravo che perdo subito; seguiamo allora Spirito Libero, il 2° classificato, teniamo la sua tattica, lo fisso, copiamo tutto quello che fa compresi gli ordini che impartisce, gli stiamo addosso. La flotta si è divisa tra quelli che seguono Luca e quelli che seguono Spirito Libero senza, però, grande successo. Il vento cala definitivamente. Bandiera a scacchi bianchi e azzurri: corsa annullata.
Molto è il lavoro ancora da fare su noi stessi, sul gruppo e sulla tecnica che richiede tempo e impegno da parte di tutti, ma siamo sulla strada giusta, quella del divertimento.
Luca Perico