20 e 21 maggio 2006 Di nuovo tutti insieme. Il funambolico circo degli skiff si è ritrovato, questa volta, su “quel ramo del lago di Como”, ma non “quel ramo”, in quanto le vicende dei due futuri sposini si svolgevano parecchie miglia più a sud. Qui, a Dongo, ci sono poche tracce dei due, ma ci sono sensibili e concrete prove di una febbrile attività velica. Trenta laser 4000 giacciono sopiti sotto i loro teloni, sedici intrepidi 49er sono invece circondati da indaffaratissimi equipaggi, insieme agli audaci fratellini 29er, questa volta undici. Il circolo è lo Skiff Sailing Italia, l’ex Velamare Skiff, ma sempre attivissimo e pieno di derivisti. A fare gli onori di casa, Duccio Colombi (49er) e il suo socio-factotum-cuoco-segretario Gabriele. Già da venerdì sera si intuisce il clima che verrà. Pizza tutti assieme, festa e casino fino a tarda notte. Giusto così, alla fine è lo spirito surfista che è dentro tutti gli amanti degli skiff.
Sabato, la mia sveglia non ha suonato, o meglio non l’ho fatta suonare. Disperato dal fracasso di un gruppo di ragazzetti, alle 6:40 me ne sono andato in macchina, ma alle 8 ero già a “checkare” 2ister, armarla, nastrarla. È stato carino vedere le facce dei più mattinieri nel trovare una barca già armata e pronta ad uscire!
Verso le 11 tutti in acqua. Soffia una bella Breva di 12 nodi. 4 le prove in programma oggi. Partono prima i 49er, poi noi dei 29er. 3 giri per loro, 2 per noi. Come percorso il più classico dei bastoni, con la partenza – arrivo.
Prima prova: scegliamo la partenza in barca, ma molti la pensano come noi, siamo sopravvento, e sembra non esserci lo spazio. Decido di partire sotto, per evitare di non partire affatto, ma al momento della poggiata, si libera un buco. Troppo tardi, partiamo 4 secondi in ritardo sotto 3 barche. Bruttissimo inizio. La barca però ha un ottimo passo. Siamo secondi e lottiamo duro per mantenere la posizione. Sarà così. Vincono Nicolas e Avo.
Seconda prova: ottima partenza, siamo primi, dietro ci incalzano molto vicini i ragazzi di Loano. Resistiamo al vertice, ma nella seconda bolina i fratelli Pucciano recuperano molto. Il giro di boa è al limite del lecito. Il vento è anche un po’ calato, e per fare la stessa velocità dei ragazzi, dobbiamo orzare pochi gradi in più, quelli fatali per finire sopravvento. I ragazzi strambano prima, prendono l’interno. Nel frattempo, come succede lottando e infastidendosi, l’equipaggio Ziletti-Archetti si era fatto vicino e pericoloso. La battaglia procedeva serrata, poi alla vista di una serie di raffiche sul bordo scarso, Adriano mi chiama una strambata… ma gli cede il ginocchio e finiamo mestamente a mollo… il tutto bello che filmato e fotografato. Chiudiamo 4°, dietro a Nicolas e Avo.
Terza prova: partenza in barca perfetta, siamo davanti a tutti. Controlliamo Nicolas, ma che stanno recuperando, soprattutto di angolo. Riusciamoa tenerli dietro, ma come per i ragazzi di Loano, a causa del nostro eccessivo peso, siamo costretti ad orzare di più al lasco, e ancora una volta ci prendono l’interno. Tagliano primi a pochissimi metri da noi.
Quarta prova: Già convinti della giornata segnata dalla sfiga più nera, neanche lontanamente immaginavamo quello che stava per accaderci. Veniamo alla cronaca… dopo 3 prove, ormai avevamo le virate segnate in acqua. Partiamo divinamente, in boa, sotto tutti. Velocissimi, in pieno scarso, li mettiamo tutti dietro. Nicolas e Avo, nostri diretti avversari per la prima piazza, sono 5 e messi male. Dietro solo Gandolfi – Strommer. Giriamo la boa di bolina con almeno 30 secondi di vantaggio. Strambiamo subito, memori dei 2 errori precedenti, per controllare, e… notiamo un 49er familiare (Barro-Gritti, con al timone Poli) che si avvicina velocissimo, mure a sinistra. Attiriamo la loro attenzione, abbiamo diritto di rotta. Alzano la mano, ci hanno visti… e dunque? Strambano? Perché non se ne vanno!! STRAMBIAMO NOIIII!! A pochi centimetri entrambi strambiamo, per evitare di sfasciare le barche… ma 2ister impenna e si blocca… riiiiiiip! Guardo in alto e vedo il cielo bianco… o meglio, vedo il gennaker di 38 metri quadrati di ITA881 coprire 2ister, e l’unico spiraglio sta lì, dove l’albero di 2ister si è agganciato al loro gennaker… un bello squarcio. Ci scuffiano addosso, e questo fa solo ingrandire lo strappo e il tempo che stiamo perdendo… passa un 29er.
L’unico modo per liberarci è tagliargli la vela, ma in questo accrocchio infernale, è già un’impresa tenere la barca diritta per non scuffiare. Se dovesse succedere sarebbe impossibile disincastrare le due barche. Arriva un gommone… passa un altro 29er… ci passano un coltello e, sotto lo sguardo mezzo infartato di Matteo, taglio la penna del gennaker. Ci sblocchiamo, ripartiamo, ma siamo oramai 5°.
Rientriamo a terra, e subito diventiamo gli eroi della giornata. Tentiamo una Riparazione, ma non avendo avuto né rotture né danni fisici, ci danno buona la protesta ma non la riparazione. Vabbè, confidiamo nel giorno successivo che… non ci sarà. Domenica infatti, giornata ricchissima di pioggia e zero vento. Alle 4 impacchettiamo. Siamo definitivamente 4°. Che rabbia. Oltre al danno la beffa, come si dice in queste circostanze.
Per la cronaca: primi, Nicolas e Avo, secondi Ziletti-Archetti, terzi i ragazzi di Loano. Prossimo appuntamento: Lovere e poi Denia, per l’Europeo 29er.
Mauro Finazzi