Clandesteam

Undici ore di virate e strambate in un testa a testa estenuante. Un match race di 100 miglia, interminabile, con sorpassi a non finire. Alla fine per Clandesteam, al comando in diversi tratti, c’è il piazzamento d’onore. La 52° edizione della mitica Centomiglia del Garda va per la terza volta consecutiva al libera austriaco Principessa. La carena austriaca è al traguardo di Bogliaco alle 19 e 28.

Due minuti e trenta secondi dopo conclude la regata Clandesteam: Nicola Celon, azzurro olimpico a Sidney, al timone, un equipaggio tutto italiano, con Cicco Celon (protagonista sulla barca di Ferragamo alla Volvo Ocean race), Dede Luca (anche lui olimpico a Sidney) e lo stesso progettista Umberto Felci.

Un distacco di 150 secondi, dunque. Un niente per una regata di 11 ore. Dietro i primi due c’è il vuoto. Il terzo Classe Libera sarà sul traguardo mezz’ora più tardi. Qualcuno ha parlato di “quasi” parità. Forse il nuovissimo Clandesteam paga lo scotto delle novità, dell’avveniristica filosofia progettuale, di una esasperata ricerca di leggerezza, di meccanismi da perfezionare. Sta di fatto che “la barca c’è”, è leggera e potente. Con il gennaker Clandesteam viaggia come un treno. Manca solo un po’ di rodaggio.

Del resto le qualità delle barca sono già state ampiamente dimostrate sul campo di regata, con le vittorie al mitico Le Bol d’Or, regata storica del lago di Ginevra, una delle più prestigiose manifestazioni europee d’acqua dolce, e alla Salò Sail Meeting Ecoservizi Trophy.

La creatura di Felci si prepara per la prossima stagione. Già in questi giorni si stanno mettendo a punto meccanismi e regolazioni. Si studiano innovazioni tecniche per presentarsi al top di prossimi appuntamenti che contano. Open dell’Adriatico in programma il 7 e 8 ottobre nel golfo di Trieste con l’organizzazione prestigiosa dello Yacht Club Adriaco e della Società Velica di Barcola e Grignano.

Simone Bottura
Clandesteam

Surprise

Sabato 7 settembre 2002 ore 7 partiamo da Toscolano Maderno a bordo di un Surprise “Testarossa” per prendere parte alla 52esima Centomiglia. Sulla linea di partenza ci sono circa 350 imbarcazioni in attesa dello start. Come ogni anno si “sgomita” per conquistare una buona posizione e le richieste di precedenza sono moltissime.

Un leggero peler (il tipico vento da nord del lago di Garda) ci dà una mano e questo consente una partenza senza grossi rischi. In alcuni momenti della regata, siamo addirittura terzi di categoria. Bolinando a centro lago risaliamo sino a Malcesine dove il vento decide di abbandonarci. Cerchiamo, come tutti, di sfruttare i piccoli refoli che sul Garda non mancano mai, per avvicinarci alla boa di Torbole. L’attesa però sta per finire; prima molto leggero poi più forte, si alza l’ora, gli spi si gonfiano (compreso il nostro) e questo ci consente di arrivare alla boa di Torbole verso le ore 13.15, dove passiamo al quarto posto di categoria.

Il vento a questo punto decide di farci dannare e diventa sempre più leggero ed è con questo vento che scendiamo bolinando verso la boa di Acquafresca mantenendoci sempre nel gruppo di testa delle nostra categoria. Improvvisamente e inaspettatamente, comincia a soffiare un forte vento da nord che ci permette di issare lo spinnaker e planare verso la boa di Bogliaco dove raggiungiamo gli 11 nodi di velocità con lo scafo che sembra volare sopra le onde. Stiamo quasi per passare la boa quando durante una strambata la volante si impiglia nel boma e la barca orza decisamente.

L’albero arriva quasi a toccare l’acqua. Liberiamo la scotta dello spi e issiamo il genoa, recuperiamo lo spi, che fortunatamente non si è rotto. Mettiamo in chiaro tutto il circuito ed in breve issiamo nuovamente lo spinnaker. Sono le ore 19.00 e sono 12 ore che siamo in barca. A noi mancano ancora circa due ore di regata che effettuiamo al buio ed al freddo del vento teso da nord; sulle montagne circostanti il lago vediamo lampeggiare numerosi temporali. Alla fine siamo quinti della nostra categoria, a soli 7 minuti dal primo, dopo oltre 13 ore di regata e tagliamo il traguardo intorno alle 21.15, stanchi ma felici di essere arrivati al termine. Ringraziamo l’amico Diego Agliardi per averci permesso di partecipare con la sua imbarcazione alla Centomiglia, augurandoci che alla prossima edizione ci siano ancor più imbarcazioni a rappresentare lo Yacht Club Bergamo.

Luigi di Tria
Consiglio Direttivo YCBG