Mauro Finazzi e Alessandro Nastrini ai campionati nazionali di Dongo. Una bellissima esperienza, nonostante la prima volta in barca assieme.

Dongo, 10-12 Settembre 2004 Sono passate due settimane dalla fine del mondiale, 2ister dal allora è rimasta ferma a casa per qualche lavoretto. Poverina, è rimasta provata da Silvaplana. Righe, graffi, rotture. Ha bisogno di una bella messa a nuovo. E così, mi ritrovo al 8 di settembre, con nuovamente ala barca sul tetto di Guido, aspettando Alessandro, che arriva da Padova. Sarà lui il mio nuovo prodiere per questa regata. Ci siamo conosciuti a Caprera nel 2003. E’ mostruosamente bravo, sono anni che regata con il Laser. Anche se non è mai salito su uno skiff, credo che gli basterà poco per capire come gira il 29er. Ceniamo, un giro per Bergamo, e subito ci caliamo nell’ atmosfera. Discorsi tecnici, esperienze…Alessandro si è ben informato sulla barca. Sa che è un giocattolo estremamente fisico, e così, giovedì mattina, alle 6.30 mi sveglia…”Andiamo a correre, muoviti!” Non ci voglio credere…Incominciamo bene! 25 minuti di corsa, streching, e poi via verso Dongo.

Arriviamo dopo 3 ore (che traffico!), armiamo, Alessandro è ansioso di uscire, neanche pranziamo e siamo subito in acqua…i primi attimi di incredulità verso 2ister, Ale è sconcertato dalla sua instabilità, ma gli bastano 10 minuti ed è fuori al trapezio, scotta in mano e barca piatta…fantastico!

Ogni manovra per lui è nuova, ma impara in fretta, e a fine giornata è lui a correggere me…finalmente! Torniamo a terra e leggo nella sua faccia uno stupore mai visto…è rimasto shockato dalla barca…”Va fortissimo!” “Ma provato nulla del genere”…”Quando torno a casa vendo il laser!!”…Si è ammalato anche lui di “skiffite!” Alè! E così eccoci alla prima regata del Venerdì. Con calma analizziamo la situazione. Per me c’è un buono a sinistra, ma Alessandro mi suggerisce che per lui è meglio la parte destra.

Gli do retta, ma in realtà era meglio la sinistra. Infatti sulla costa est il vento gira e da un notevole buono. Arriviamo 10, ma stavolta partiamo a sinistra! E così facciamo, ma abbiamo qualche problema di angolo e di velocità…non riusciamo a stare dietro ai primi…ancora dietro. Così mettiamo a posto le ultime cose…Alessandro prende il controllo della tattica, vede un buono a destra, lo prendiamo e ci ritoviamo terzi! Tatticamente ci siamo…è molto confortante! Putroppo sbagliamo un virata, scuffiamo…siamo ultimi…però abbiamo visto con i nostri occhi che si tratta solo di affinare le manovre.

Alla fine sono 24 ore che Ale è salito in barca…è già fantastico quello che stiamo facendo! Il giorno dopo siamo molto più determinati a fare un bel piazzamento….peccato che la cinghia di dritta non la pensi come noi, e alla seconda prova, partiamo benissimo, siamo secondi , veloci e con un buon angolo…si rompe la cinghia, Alessandro vola in acqua, ma rimane attaccato alla scotta di randa, a braccia risale…il tutto senza scuffiare…però perdiamo 6 posizioni, in più siamo sottovento a tutti…e senza cinghia….finiamo “menomati” la prova, poi con una riparazione di fortuna partiamo per la 3° prova…la riparazione non va bene, arriviamo 11, rifacciamo la riparazione…ora va bene, partiamo forte, siamo 4! Stiamo andando benissimo, ultimo lato fuori il gennaker, siamo dei missili, ma sul più bello, facciamo una ingavonata di prua brutale, Alessandro “decolla” verso prua, e atterra sul bompresso.

Scuffiamo, si molla la drizza del gennaker, che si arrotola sulla deriva…casino…ci mettiamo 20 minuti, ripartiamo, e il giudice, che nel frattempo aveva assistito a tutta la scena, ci da lo stesso l’arrivo (ultimi), che comunque è più dignitoso del DNF! Domenica: start ore 11, rinviato. Piove e non c’è vento. Alle 11.45 smette di piovere, ed io approfitto della presenza di Hernan Bento Gago (n°1 in Argentina nella classe 29er) per una uscita didattica. E’ una molla. Ha un totale controllo del mezzo, mi dice tantissime cose, credo di avere imparato di più in 30 minuti in barca con lui che in 8 mesi di allenamenti! Siamo in andatura turistica, ma comunque andiamo molto di più di Pepe, l’altro argentino, che è arrivato 4° al mondiale di Silvaplana!

Non credo ai miei occhi…dai, allora la barca non è un bidone, sono io che devo lavorare! Nel frattempo esce il sole, schizzo a terra per recuperare Alessandro. Faccio il cambio e immediatamente gli spiego quello che mi ha detto Hernan. Sono cose veramente fondamentali…ora ci sarà da giocarsela in regata…ma cosa succede? Sono le 13 ancora non ci sono le boe….rientriamo e scopriamo che il giudice ha dato il FINISH…premiazione e tutti a casa…no! Delusione! Sono solo le 13, c’è sole, vento e tutti hanno già disarmato le barche…vabbè, noi stiamo fuori ancora un paio di ore…alla fine non siamo qui per andare in barca?

Sempre per la cronoca: terzi classificati: Duccio Colombi e Giovanelli Matteo, secondi Luca Maffessoli e Marco Micheletti, vincitori Matteo e Alberto Busà.

Noi siamo terzultimi, ma credo che valga come una vittoria…quello che abbiamo fatto in tre giorni ha sicuramente gettato le basi per la prossima stagione!

Mauro Finazzi