Punta Ala – Rio Marina, 25 – 27 maggio.

L’edizione 2018 ha visto il ritorno nell’arcipelago toscano tra Punta Ala e Rio Marina dopo un ricordo funesto di 50 nodi di maestrale che non ci aveva permesso l’attraversata. Questa volta il vento si è fermato a 17 nodi, ottimale per le nostre 6 imbarcazioni presenti al via del venerdì mattina.

Day 1. Punta Ala. Una regata di 14 miglia con partenza al largo di Punta Ala, boa isola di Acerboli, da lasciare a sinistra, e arrivo al cancello tra boa e comitato giuria, al traverso del porto di Rio Marina.Il comitato di regata, formato da Fausto Gandolfi e Gabriele Conti, fissa il cancello e una boa di disimpegno da lasciare a sinistra. Alle 11,30 il vento ha già superato i 10 nodi e arriverà presto ai 15-18. Il vento viene dall’isola che ci costringe ad una intensa bolina. Il segnale dei 5 minuti viene issato, su i 4, giù l’1, zero, giù il guidone. Il grosso della flotta sceglie di partire sulla barca giuria; Sole Rosso, invece, percorre l’ultimo minuto sulla linea di partenza e va via da solo sulla boa contro starter. Pronti alla virata, pronti! Viro per prendere la boetta di disimpegno, la scotta si incattivisce sulla sartia e non mi fa virare, non è possibile, devo contro virare fermando barca. Si riparte di nuovo; Barachetti scappa via più veloce di tutti e mi costringe all’inseguimento, ma non é possibile competere con un First. Malgrado le diverse velocità, la mia barca passa per prima l’isola ma nella seconda parte della regata veniamo sverniciati, è proprio il caso di dirlo, da Barachetti; il vento indebolito rallenta le nostre corse. Nell’ordine tagliano il traguardo Barachetti, Perico, Cortesi, Grazioli, Leidi e Camiolo.

Cuoco D’acciaio. Rio Marina. Venerdì sera, in porto, parte la gara di cucina, viene nominata una giuria di 6 persone, una per equipaggio. Pronti i piatti, la giuria sale su ogni barca per l’assaggio assegnando punteggi sulla fantasia, difficoltà, presentazione e gusto. I piatti in gara sono stati: tapas, carbonara rivisitata con asparagi, una zuppa inglese rivisitata con rhum porto e uvetta, branzino affumicato al vapore di tè verde con tartare di finocchietto olive taggiasche e pomodorini con fit, paccheri coi gamberi e zucchine, spaghetti con pomodorini e listarelle di limone bottarga. Il vincitore verrà insignito del titolo Cuoco d’Acciaio sabato sera.

Day 2. Rio Marina. Il vento si è fatto attendere fino alle 13 con un timido sud est di 5-6 nodi. Partenza concitata sulla barca giuria dove il mio Sole Rosso, a 10 secondi dallo start, viene protestato da Kalufra di Grazioli che da sottovento orza tentando di buttarmi fuori. Non c’è la fa nel suo intento di squalificarci e si parte con precisione allo zero. Le barche si muovono lentamente cercando di fare la migliore performance. Si vira per evitare ulteriori ingaggi e Sole Rosso decide di fare un 360 che esegue dopo qualche minuto approfittando di una mini raffichetta. Ok, si riparte ma il nostro bordo di destra è quello con meno vento e si decide di andare con fatica fino alla layline. Il First di Bacchetti arranca alla prima boa dove il vento si ritira. Alla seconda boa di lasco Kalufra stramba ma la corrente più forte del vento fa scarrocciare la sua barca sulla boa toccandola. Io lo raggiungo nonostante il mio svantaggio iniziale. Moremì di Camiolo riesce a tenerci testa e insieme andiamo alle 3° boa dove tutto diventa un fermo immagine. Arriviamo insieme a tutte le altre barche, refoli deboli di vento fanno impazzire tutte le vele presenti e diventa una gara ad evitare i contatti e a chi urla più forte per chiedere acqua. Moremì riesce a passare per primo la boa che, ingolosito, non tiene conto della corrente che gli provoca un magnifico contatto della boa che gli corre su tutta la fiancata. Una ola da stadio corre su tutte le barche, cori e bottiglie sciabolate hanno fatto sorgere il vero spirito di gruppo e un po’ d’invidia che ci stava accecando sotto il sole cocente. Il vento ci porta con fatica all’arrivo che viene tagliato, nell’ordine, da Barachetti, Cortesi, Camiolo con un 360 a debito, Perico, Grazioli dopo un bel girotondo a 360, Leidi; un ordine di arrivo che verrà riordinato dai tempi compensati.

PREMIAZIONE: sabato sera a Rio Marina presso il Bar Jolly sono stati assegnati premi a tutti gli equipaggi e la consegna del titolo di Cuoco d’Acciaio a Marisa Filippini con il suo piatto di branzino affumicato al vapore di tè verde con tartare di finocchietto e pomodorini con fit.

Il Trofeo perenne passa di mano dal defender Luca Perico a Fabio Barachetti che per la prima volta nella storia del nostro Club si aggiudica il titolo di Primo Marinaio. Bravo Fabio!

Così, anche quest’anno si è concluso il nostro evento annuale con una vivace e sentita partecipazione da parte di tutti.

Da parte mia un caro ringraziamento al Comitato di Regata composto da Fausto e Gabriele che ci ha assistito per darci il massimo del divertimento in acqua.

Non può mancare un ringraziamento a tutti gli Skipper e ai Soci che hanno partecipato e che hanno contribuito all’ottima riuscita di questa edizione del Bugliolo d’Acciaio. Viva lo YACHT CLUB BERGAMO!

Ecco la classifica finale:

1° Fabio Baracchetti – La Fenice – first 47.7

2° Marco Cortesi – Revenge – Sun Odyssey 35

3° Luca Perico – Sole Rosso – Canarde 43

4° Giulio Grazioli – Kalufra – Elan 434 Impression

5° Enzo Leidi – Ala Rouge – Bavaria 36

6° Roberto Camiolo – Moremì – Dufour 350 GL

Buon Vento e al prossimo anno!

Luca Perico

Presidente

Yacht Club Bergamo – Città dei Mille

Milena Zanini (La Fenice): WE strepitoso. Regata Bugliolo, skipper il nostro stupendo Fabio Barachetti. Vincitori!!! Equipaggio fantastico e a conclusione una bella serata con tutti i partecipanti. Non sono mancate sana competitività sportiva e forti emozioni. DA RIPETERE.