BUGLIOLO D’ACCIAIO 2023 – VALTER ZANETTI WINNER

San Vincenzo.

GIOVEDI 11. È la vigilia della partenza del 22° Trofeo Bugliolo d’Acciaio 2023 e già dall’autostrada si avvistano le trombe d’aria al largo della costa di San Vincenzo; che spettacolo, pensavo mentre tenevo il culo comodo a terra, ma chissà capitarci là, in mezzo al mare…

Carichiamo le barche sotto un groppo nero infinito che non ci permette di esaurire l’azione di stivaggio; una tempesta di grandine e vento e il nero tutto intorno. Io Fede ed Elena di Buio Pesto perdiamo gli alti rallentando e stracarichi ci rifugiamo sotto un piccolo tettuccio in cima ad un pontile, il primo a tiro gravidi di pesi ed esausti nel proseguire per raggiungere il Buio. Ci stringiamo intorno ai bagagli e alle bandiere del Club alfine di proteggere i nostri vessilli. Tranquilli, dura solo 12 minuti, parola di un marinaio d’oceano! Dopo una bella mezzora di lampi e tuoni come Giove li manda, ci accorgiamo di essere interamente fradici, compresi i bagagli.

VENERDI 11 – DAY 1. Sveglia alle 7 zerozero. Umidità dentro, vento caldo fuori…si stende tutto.

Briefing alle 10.00 con i 6 skipper e coskipper; il comitato di regata presieduto da Gianni Campi posiziona le boe virtuali su un’app: due di partenza fronte porto, due a sinistra dell’isola di Palmaiola e due di fronte alla punta delle Cannelle di Porto Azzurro. 20 miglia in direzione Sud.

Alle 11.20 partono le manovre di partenza, 10 minuti, 5, 4, 1, start!

Si parte con lo smartphone in mano per fare uno screenshot sulla linea di partenza virtuale da inviare poi al comitato. Il Buio fa una bella partenza, corre gli ultimi istanti parallelo alla linea eee taac, una bella foto della nostra barca sul virtual.

Il vento è variabile e lo abbiamo al traverso. Ci accompagna un cielo plumbeo e minaccioso. La velocità della nostra navicella varia da 2 a 5 nodi con qualche punta di euforia; la barca è lenta e pesante come tutte le altre del resto. Non stringe molto il vento e se lo fa rallenta.

È interessante ascoltare le teorie che nascono in pozzetto quando le altre barche ci superano… si prova qualsiasi mezzo per non mollare, compresa l’andatura a farfalla di Fede.

Con grande stupore, notiamo una barca alla nostra poppa che ci raggiunge troppo velocemente, è Janez! Tiene un passo molto veloce rispetto all’intera flotta, sfreccia come un condannato in fuga, ma che rhum hanno bevuto stamattina??? Janez è una vera barca da regata!

20 miglia sono tante e il vento non ci aiuta a tagliare il traguardo posizionato a Porto Azzurro. Il limite di orario imposto è alle ore 17 e alle 16 siamo ancora nello stretto di Piombino sotto una bonaccia provocata da un groppo sopra Marciana.

Il comitato accorcia l’arrivo all’isola di Palmaiola, il Buio non demorde e taglia la prima linea alle 16,58.

Dopo anni di assenza covidiana e dopo qualche mese di preparazione, la flotta bergamasca entra nel marina di Porto Azzurro. Lanciamo le cime di ormeggio, vai con la trappa e voilà. Sono le 18.30, è proprio l’ora del relax e delle chiacchere sul pontile.

Come da programma, alle 19.30 è previsto un contest culinario tra gli equipaggi il cui tema di fondo è il riso. Le pietanze vengono presentate su un tavolo quadrato preparato sul pontile. Un comitato formato da un membro di ogni equipaggio viene preposto agli assaggi e alla votazione valutandone il gusto, la presentazione e la difficoltà.

Sei piatti di riso variegati accompagnati da sei vini diversi, ovviamente! Il Comitato apprezza e vota fino all’ultimo sorso di vino con la lucidità da veri esperti.

Il vincitore verrà svelato all’indomani durante le premiazioni.

SABATO 12 – DAY 2. Dopo una notte di pioggia, la mattinata continua nel grigiore della perturbazione che continua a sovrastare il nostro cielo. Il comitato decide di utilizzare ancora le boe virtuali anziché quelle reali, gialle. Partenza a Punta Cannelle e arrivo alle boe a sinistra dell’isola di Palmaiola, quelle del giorno prima.

Dopo una falsa partenza delle 11,30, si riparte contando solo 5 minuti. Le barche sono troppo pesanti per il poco vento da sud e rimaniamo in balia delle onde. Il Buio orza per cercare velocità ma senza avvicinarsi alla meta, zigzaghiamo fino all’isola perché sa che se tiene la stessa rotta delle altre perde velocità.

Ma Janez dov’è? Eccola là, sotto costa che risale con disinvoltura e leggerezza. Lo scoglio di Palmaiola è così grosso che sembra molto vicino ma non è così, è distante ben 10 miglia da fare tutte con il vento al lasco.

Janez taglia per primo e il Buio ha il compito di raccoglie per ultimo le boe e rientra con vento rinforzato fino a 15 nodi, tutto sul naso che ci costringe ad una bella bolina impegnativa.

Rientriamo nella pace delle acque quiete del golfo portoazzurrino.

Alle 21 inizia la festa presso il locale Prezzemolina nel centro storico del paese. Prende la parola il Presidente che presenta il nuovo Consiglio Direttivo nominato nello scorso febbraio e ringrazia chi si è prestato per l’intera organizzazione.

La parola passa a Luca Perico che presenta i premi: 7 bottiglie serigrafate con i vessilli del Club riempite alcune di gin e altre di rhum.

Ecco la prima premiata, la socia più giovane presente a questo evento la cadetta Marta di 10 anni, quasi 11 a giugno, alla quale viene consegnata una maglia del team woman, bianca e rosa.

Prende la parola il Presidente del Comitato di Regata Gianni Campi che annuncia la vincitrice del contest culinario di venerdì e che vede assegnato il titolo di Cuoco d’Acciaio allo chef Roberta Magaldi dell’equipaggio di Cloe grazie al suo piatto Armonia di Bosco tra l’Elba e l’ironia: risotto, tartufo e mirtilli; soffritto in lardo e aghi di pino marittimo, mantecato con scamorza e parmigiano e adagiato su cialda di polenta Taragna Bravi.

Complimenti anche agli altri chef Gis, Bart, Marco G., Gabriele, Marco C. che hanno presentato piatti ottimi e difficili.

Parte il conto alla rovescia delle barche, classificate con i tempi compensati, fino all’annuncio del vincitore dell’edizione 2023 del Trofeo Bugliolo d’Acciaio: barca Cloe con il suo comandante Valter Zanetti e al suo equipaggio formato da Anna Lisa, Beppe, Francesca, Roberta, Cristian e Luciano.

Bravo Valter, ci hai fatto sognare! A te il compito di decidere la prossima location per l’edizione 2024.

Un caro ringraziamento a tutti gli skipper e a tutti i partecipanti e a coloro che si sono prodigati all’ottima riuscita della nostra regata sociale.

Ecco la classifica finale in tempi compensati:

  • Valter Zanetti – Cloe
  • Marco Cortesi – Janez
  • Roberto Morando – Nishane
  • Tullio Lodetti – Buio Pesto
  • Marco Moglia – Kloè
  • Fabio Baracchetti – Calipso

Buon vento!

Luca Perico