Domenica 22 gennaio 2017.
Equipaggio: timoniere Enzo Leidi, alle scotte Luca Perico, alle drizze Claudio Perfettti prodiere Giulio Grazioli.
Il vento c’è dai 5 agli 8 nodi, il sole c’è, cielo anche, temperatura bassa dai 3° ai 7°.
Proviamo prima della regata alcune manovre, ripassiamo, correggiamo alcuni attacchi, ma mi rendo conto, subito a freddo, che non avendo programmato un minimo di allenamento, almeno quello mentale, sulle manovre da fare (e sul dover far sempre meglio), sarà una giornata trascorsa al lago come una vacanza.
1° prova. I segnali preparatori del Comitato iniziano alle 11.40; vento da Ander che si spegne dopo 3 minuti dal via; intelligenza, differimento. Ecco il Peler che entra nel golfo e una striscia di blu scuro avanza da Toscolano sempre di più, finché ci trapassa. Il campo di regata viene capovolto; il vento però c’è. Partenza col gruppo, dobbiamo ancora capire quale parte di campo darà il buono per raggiungere al più presto la boa di bolina. Mure a dritta … la barca cammina, mure a sinistra perde almeno 1 nodo e mezzo, virata, torniamo in velocità, rivirata … niente. Al lasco teniamo un buon compromesso tra velocità e acqua, ma la flotta oramai ci ha sfilato e regatiamo da soli.
2° prova. Proviamo a fare una partenza agguerrita per partire senza ritardi e rimaniamo in mezzo agli altri; il vento fa dei continui salti e ci costringe a delle boline impegnative con qualche bell’incrocio che ci dà adrenalina e divertimento, ma vediamo sempre gli altri avere una marcia in più e noi un marcia in meno.
3° prova. Per dare una scossa all’equipaggio propongo di invertire i punti di vista di ciascuno, inverto i ruoli. Il prodiere Giulio diventa il timoniere e il timoniere Enzo diventa il prodiere, il drizzista Claudio va alle scotte io slitto alle drizze. Non è che abbiamo migliorato ma almeno le problematiche di ognuno sono state condivise sulla propria pelle.
Buon vento!
Luca Perico