Sono le 6:40 di domenica 9 luglio. Dopo 18 ore e 1540 km, siamo a casa. 2ister e 2insister dormono stanche sul carrello che le ha portate a Denia (ES), dove dall’1 al 7 luglio si è svolto il Campionato Europeo Classe 29er. Tre gli equipaggi italiani all’appuntamento internazionale secondo solo al Mondiale di Weymonth (GB). Le milanesi Silvia e Anna Girotto, dell’AVAS, i giovanissimi Nicolas Piccinelli e Gabriele Avogadri dell’AVAS di Lovere e l’equipaggio YCBG Mauro Finazzi e Adriano Guarnirei. La manifestazione si è aperta con le stazze, e tutte le misurazioni da parte del comitato di regata per far si che tutti gli equipaggi siano alla pari. 36 barche al via. 19 equipaggi inglesi, 3 Tedeschi, 9 spagnoli, 1 francese e 1 americano.

Domenica 2 luglio: finite le stazze, verso le 16 ci fanno andare in acqua per la Practice Race. Condizioni fantastiche, vento teso e onda giusta. Il percorso è un bastone con disimpegno di bolina e cancello di poppa. Siamo 6 all’arrivo, ma gli inglesi, per non dare punti di riferimento agli avversari, non tagliano il traguardo e se ne rientrano molto rapidamente a terra

Lunedì 3 luglio: alle 14 siamo già in acqua. Prima prova siamo 13, seconda siamo 20, terza prova, tutto il gruppo parte fuori, la giuria fa ripetere ed espone subito la “Black Flag”, la bandiera nera che vuole dire “se qualcuno durante questa partenza è fuori, non potrà rientrare, sarà direttamente squalificato”. Ancora una volta tutto il gruppo fuori. Si ripete e la giuria espone la lavagna con le barche fuori…siamo i primi della lista. Atroce dubbio…assistiamo alla regata, rientriamo e scopro con estrema rabbia di avere fatto 2 OCS e la BFD, per un totale di 3 squalifiche il primo giorno. Adriano si scusa, ma il danno ormai è troppo grosso per rimediare. Le istruzioni di regata parlano chiaro. Solo 2 scarti. Ci facciamo coraggio e cerchiamo di dimostrare per lo meno che non meritiamo la posizione della classifica

Martedì 4 luglio: alle 12 siamo già in acqua. Soffia vento da nord, Grecale leggerissimo. Facciamo 2 prove, un orribile 27 e un buon 13. Osservando gli equipaggi inglesi molto forti, ci rendiamo conto che possiamo fare molto meglio, dobbiamo svegliarci. Ci fanno rientrare. Alle 18 di nuovo in acqua. Altre 2 prove, sta volta con ventone (la termica abituale di Denia, un sud steso di 18 nodi).
Partiamo bene, ottima regata, chiudiamo 9. Nella seconda prova, sempre tutto benissimo, ma mentre eravamo 8, faccio una cavolata in strambata e voliamo giù. Chiudiamo 24. Peccato.

Rientriamo di corsa per assistere alla semifinale Italia – Germania, ma alle 9 ci telefonano dal circolo. Abbiamo una protesta da parte del comitato di regata. Ci siamo dimenticati di firmare il Check-in del rientro. Assurdo. Tutti e 3 gli equipaggi italiani, 2 tedeschi (su 3) e uno spagnolo e uno inglese per contorno protestati per una banale dimenticanza. Se non l’hanno fatto apposta… sta di fatto che vinciamo noi la protesta, dato che il comitato di regata non solo aveva fatto confusione, ma aveva pure sbagliato a scrivere nelle istruzioni di regata la modalità dei check-in e check-out.
Usciamo di corsa. Vediamo giusto i supplementari… quanto basta. Grande festa!

Mercoledì 5 luglio: tre prove in programma. Condizioni medie. Azzecchiamo la tattica e finiamo con un 10, un 7 e un 17 (per un buco di vento improvviso). Sempre a ridosso dei primi. Siamo molto soddisfatti.

Giovedì 6 luglio: condizioni orrende. Onda di 2 metri e 13 nodi di vento. Io personalmente non avevo mai portato un 29er in quelle condizioni, ed effettivamente solo gli inglesi riuscivano a camminare più di tutti, grazie al loro pazzesco allenamento invernale. Facciamo male: 30, 22, 22. Ecco dove dovevamo usare gli scarti. Che rammarico per quei 3 ocs…

Venerdì 7 luglio: 2 prove per chiudere questo europeo 2006. Bellissima termica. Andiamo fortissimo, anche meglio dei primi, chiudiamo la prima prova 8. Seconda prova, durante l’arrivo al cancello di poppa facciamo una manovra affrettata (che si poteva anche evitare) e scopriamo la pazzesca esperienza del “Nose Diving”, ovvero, prua sott’acqua e capottane di prua. Perdiamo un sacco di posizioni e finiamo 22.

Rientriamo. Siamo 21, il mio obbiettivo di entrare della Gold Fleet è raggiunto, ma che rammarico. Si poteva chiudere al 12°, 13° posto. Peccato davvero per il primo giorno. Ma le sorprese non sono finite. Il comitato di regata ci informa che sarà effettuato anche il campionato a squadre. Mischiamo gli equipaggi, per necessità di regolamento. Adriano va con Silvia, Avo e Nicolas rimangono insieme. Bellissima l’idea. Le 3 regate si effettuano nel Marina di Denia, circondati dal pubblico. Il vento è instabile, e gira di continuo. Eliminiamo Francia, USA, Germania e perdiamo in finale. Siamo Terzi! Una piccola ma bella soddisfazione! Torniamo a casa. Doccia, alta uniforme (Polo YCBG!) e via per la festa finale, con le premiazioni e la cena. Incredibili gli inclesi. 10 equipaggi nei primi 10 posti. Vincono Huw Humphreys e Max Todd; secondi i numeri 5 al mondo: Dylan Fletcher, Rob Partridge; terzi Henry Maxfield, Dicken Maclean.

Riceviamo i complimenti del segretario della Classe internazionale, per la nostra conduzione e tattica di regata e anche lui si rammarica per la nostra sfortuna. E’ stato molto emozionante sentirsi fare dei complimenti da una persona tanto in vista nel panorama mondiale della classe. Bene anche Nicolas e Avo, 25; tanta esperienza al loro primo appuntamento mondiale. Brave anche Silvia ed Anna, che nonostante il 36 posto non hanno mai mollato. Dopo sei mesi di 29er è già stato bellissimo partecipare. Anche loro tanta esperienza da portarsi dietro! Niente mondiale per noi, troppo costoso. Aspettiamo l’europeo 2007 in Germania e forse, quello del 2008 a Lovere!

Mauro Finazzi