200 miglia

Darsena dell’Orologio. Ore 23:00 del 19 maggio 2010, l’equipaggio si ritrova al completo presso l’imbarcazione e il tutto comincia con un buono spuntino di prelibatezze Sud-Tirolesi e frizzante vino rosso.

La barca che ci accompagnerà in questa regata è un First 40.7 di nome Kalanag, ancora non lo sa, ma il giorno dopo sarà trasformato in un vero “purosangue da corsa”.

La mattina comincia presto, 6:30 e dopo una colazione veloce ci mettiamo al lavoro per preparare Kalanag per una prima uscita di allenamento per testare rake e bilanciatura barca ma soprattutto per affiatarci nelle manovre. Usciamo alle dieci e rientriamo per le quattordici, siamo contenti perché abbiamo trovato un bel vento di quindici nodi e abbiamo fatto un buon lavoro. Il pomeriggio trascorre frenetico nella preparazione e pulizia barca fino alle ore 18.30 quando siamo tutti pronti per il briefing regata presso il Marina 4 a Santa Margherita di Caorle.

Briefing molto professionale e ben strutturato ma la ciliegina sulla torta è il buffet in cui noi siamo maestri nel navigar. Per concludere la serata ci spostiamo a Caorle per una buona pizza e due passi rilassanti prima che cominci l’avventura.

Venerdì 22 maggio 2010 ore 7:00 siamo già tutti svegli e pronti per affrontare la regata, il morale è alto perché siamo coscienti di esserci preparati al meglio e quindi … affrontiamo il canale che ci porterà presso la linea di partenza. Vento debole e cielo grigiastro non precludono la partenza nell’ora prevista alle ore 11:00. Noi scegliamo il lato sinistro presso la boa lontano dal gruppone di 68 barche è sarà una scelta giusta che ci farà navigare per le prime miglia con aria libera. All’arrivo della prima boa di Grado subiamo il primo di tanti attacchi che subiremo da parte dei nostri avversari da poppa …. risultato, attacco respinto, e l’avversario mestamente decide di cambiare bordo e allontanarsi.

Ora il gruppo delle barche si è abbastanza sgranato e noi navighiamo con un buon passo per tutto il pomeriggio fino al tramonto. Prima che venga notte, ci fa visita un gruppo di delfini che ci salutano con balzi a pancia in su … un vero spettacolo! Comincia la notte, il vento rimane intorno ai 10 nodi costante e iniziamo i turni in barca. Primo turno Gianni, Luigi, Enzo e Marino che procedono a buon passo fino alle ore 3:00 respingendo al mittente altri attacchi avversari.

Secondo turno Andrea, Santo, Dario e Renzo dopo un passaggio azzardato all’interno di un isolotto fatto da sole nove barche, il vento comincia a rinforzare, lentamente sale fino a 18 nodi e alle prime luci dell’alba avvistiamo il secondo check-point, l’isola di Sansego (Susak) la quale la passiamo alle ore 6.01 con un bel vento. Le notizie da terra ci danno in buona posizione e continuiamo a lanciare la barca al massimo della velocità.

Troppo bello perché sia vero….dopo circa un paio di miglia dall’isola il vento cala da 18 nodi a 5 nodi nello spazio di 200 metri, mai visto in tanti anni di regate e da li comincia una lotta psicologica e snervante per sfruttare al massimo ogni piccola bava di vento. Urge una scelta tattica e tutti d’accordo scegliamo la risalita vicino alla costa per sfruttare le termiche che s’instaurano vicino a terra. La scelta ci da buono, come si dice in gerco velistico e la nostra risalita verso Caorle procede tra tanti salti di vento e anche qualche temporalino che sfruttiamo al massimo per aumentare la nostra velocità.

Verso sera avvistiamo la costa, sono circa le 19:00 e succede quello che un velista non si augurerebbe mai … muore il vento e il mare diventa liscio come un olio. Va be’ non ci diamo per vinti, lavoriamo di spinnaker, issiamo e ammainiamo genoa leggero e pesante per sfruttare al massimo ogni bisbiglio di Eolo e nel frattempo ci sentiamo per radio anche la radiocronaca della vittoria in Champions League dell’Inter … onore ai vincitori. Dimenticavo, sulla nostra poppa sventola sin dalla partenza la bandiera nerazzurra (purtroppo non atalantina) voluta dal nostro ultras Interista Luigi.

Non distraiamoci … continua la nostra lotta contro tempo e vento, ormai è notte inoltrata quando giunge un refolo di pochi nodi che ci porta verso la linea del traguardo, orziamo al massimo per non dare acqua a un avversario che arriva mure a sinistra e così tagliamo il traguardo alle ore 3:25 di domenica 23 maggio dopo 40h 25’ di navigazione.

Sappiamo di aver fatto bene e soprattutto aver dato il massimo impegno durante tutta la regata per cui siamo molto soddisfatti, e brindiamo a notte inoltrata con un buono spumantino Bellavista, ma quando veniamo a sapere che ci siamo classificati 20 su 68 barche in classifica overall la nostra felicità è al massimo.

Personalmente era la prima volta che affrontavo una regata di altura, abituato com’ero a districarmi tra le boe con la mia deriva, e sicuramente è stata un’esperienza bellissima da rivivere che mi ha ridato l’entusiasmo e la voglia di tornare con più frequenza al mondo delle regate.

Un elogio particolare al nostro “guru” Santo che con la sua esperienza ci ha dato molta fiducia nei nostri mezzi ma a tutto il resto dell’equipaggio, i prodieri Gianni e Marino, tailer Santo ed Enzo, al pozzetto Dario e navigatore Renzo, oltre ai due timonieri Luigi e il sottoscritto.

Complimenti a tutti per l’ottimo risultato ma anche per la bellissima esperienza vissuta insieme … come si dice, alla prossima.

Andrea Signorelli
YCBG Sailing Team