Gargnano – Tra sabato 16 e domenica 17 maggio 2015 si è svolto il 17° Campionato Open per Armatori Timonieri – Gentleman’s Cup, organizzato dal Circolo Vela Gargnano che ha visto ancora una volta la vittoria di Luca di Luciano Avesani (4,1,1); al secondo si piazza Bessi Bis di Giuliano Montegiove (3,1,4) e al terzo posto Pata-Ta di Luca Bovolato (5,2,2).

Sabato, il nostro equipaggio era composto dal timoniere Enzo Leidi, alle scotte Luca Perico, alla drizze Marco Moglia e prodiere Stefano Bertoli.

Inizio delle manovre di partenza alle 13.00 ma si inizia alle 14.30, il vento si fa desiderare. Quando arriva, era Ora!, si spiana su tutta la superficie del lago con intensità 5-8 nodi. Segnale di tromba per i nostri 5 minuti, la partenza è sempre concitata e battagliata ma la facciamo bene ma, come al solito, gli altri partono e noi rimaniamo lì, con fatica, a spingere la barca.

La bolina ci pare buona, ci sono salti di vento continui, buchi di vento come se fosse una strada statale; alla prima boa arriviamo in mezzo al branco ma ecco il nostro classico errore: andiamo troppo adesi alla boa e sempre gli altri, comprese le altri classi presenti, ci vanno sopravento rubandoci tutto … rimaniamo nudi tra le due boe dello stacchetto. Superiamo con fatica la seconda boa e ripartiamo di spi ma oramai la prova rimane segnata. Le manovre non vanno male. Al secondo giro, metà flotta rimane senza vento e noi, fanalino di coda, ci becchiamo ovviamente un DNF per arrivo oltre il tempo consentito.

Domenica: esce Marco Moglia entra Daniel Marrussich.

Alzata ore 5.00, alle 6.00 ritrovo, alle 8.20 siamo in acqua. Le previsioni di vento davano 5-8 nodi altalenanti ma già alle 8.00 c’era un bel Peler con onda. Armiamo: su il genoa; giù genoa su il jib. Misuro il vento da fermi: 15 nodi rafficato a 22 ma non su tutto il lago: la parte centrale era pressochè tranquilla mentre la parte veronese e bresciana era bersagliata da frangenti e raffiche. Il Comitato di Regata dà il via diverse volte e altrettanti annullamenti per salti di vento frequenti.

Il vento inizia a calare e verso le 10.00 rimettiamo il genoa, bandiera di intelligenza fino alle 11.30; bandiera di differimento di regata e tutti se ne vanno in porto ma tranne noi, qualche barca e il comitato di regata. Sole e calma piatta. Ore 14.00: Ora e intelligenza! Ore 14.30 si riparte.

Si sono svolte tre prove … di fatica e di resistenza al sonno.

Battagliere le partenze: oramai ci avevamo preso gusto ed entrare nella mischia ci dava adrenalina. Questa volta riusciamo a tenere testa a diverse barche e a scappare via più velocemente di altre; molto male invece le manovre di issata e ammainata dello spi ma ci siamo divertiti nelle nostre boline a cercare l’ingaggio con le altre barche.

Danno la terza partenza, ma noi eravamo uno sbadiglio unico … faccio segno a Fausto di Tremendo che siamo sfiniti! Ci tiriamo insieme e contiamo sulla stanchezza degli altri equipaggi e così succede. Partiamo in mezzi ai più bravi, teniamo botta, tentano di superarci ma non ce la fanno, facciamo solo due bordi per arrivare alla prima boa ma fantastici; all’arrivo della prima boa restiamo larghi, evitiamo il nostro classico errore, le altre barche che sopraggiungono devo scegliere se stare sotto di noi o andare oltre ma ben oltre allungando di molto il bordo, quindi, rimaniamo avvantaggiati su tutto; alla seconda boa parte l’issata, ma lo spi non ne vuole sapere, gli diamo pure una caramella, si blocca nelle crocette … è un delirio; quando tutti se ne sono andati, lo spi esce tranquillo e sorridente; ma non è finita! Alla terza boa non vuole più scendere, lo strappiamo con la crocetta di sottovento.

Ci avviciniamo al Comitato e annunciamo il nostro ritiro salutando il nostro caro amico Santo Fasoli, il Carmelo e la Carla.

Sono le 17.00 e ci aspetta un trasferimento di due ore, alle 20.30 scendiamo dalla barca.

Luca Perico