Lo Yacht Club Bergamo torna nella grande mela

9-22 agosto 2009. Splendidamente organizzato dal Manhattan Yacht Club, per la seconda volta nella breve storia del nostro club, anche quest’anno siamo stati invitati a questo straordinario evento.
Di nuovo ed eccezionale è che eravamo gli unici rappresentanti italiani.

A questa edizione abbiamo partecipato con 2 equipaggi, sulla carta molto agguerriti anche se consci delle mille difficoltà di dover regatare in un capo di regata con le mille insidie derivanti dalle insidiose correnti del fiume Hudson.

 YCBG Sailing Team
Team One
Fausto Gandolfi timoniere
Pasqualina Crippa drizze
Renzo Centeleghe tailer
Marco Peratoner Prodiere
Team Two
Marzio Parimbelli timoniere
Luigi Corsico drizze
Marco Addamo tailer
Giovanni Campi prodiere

 

 Programma
Practice 19 agosto
Race 1 – 2 20 agosto
Race 3 – 4 21 agosto
Race 5 – 6 22 agosto
Awards 22 agosto

Mercoledì 19 agosto il primo approccio con una regata di allenamento. Vento e barche sembrano veramente perfetti. Le correnti sembrano ancora ostiche. Il confronto mette subito in evidenza equipaggi (oltre ai due di Manhattan) quali i messicani, norvegesi ed irlandesi, a loro agio ed abituati a regatare con correnti variabili e di forte intensità. Da giovedì a sabato riusciamo ad effettuare ben 8 regate, tenuto conto che lo start era alle 11.00 di ogni giorno. Davvero 3 giornate impegnative anche per l’elevata temperatura di Manhattan in questa stagione.

Alla resa dei conti, e direi un pochino sfortunato, l’equipaggio Team one (si piazza decimo), ma poteva piazzarsi decisamente meglio se non incappava in due penalità in due diverse regate. Team two (quattordicesimo), invece, nella regata più difficile per la mancanza di vento riusciva controllando le correnti a porsi in terza posizione senza però poterla consolidare all’arrivo per il calo totale della brezza e la corretta decisione dei giudici di confermare unicamente le prime due posizioni all’arrivo.

Tutto sommato ancora un’esperienza straordinaria e viva di emozioni familiarizzando con i 19 equipaggio provenienti da diverse nazioni. Un plauso particolare a Michael (Commodoro del MYC) e vincitore di questa edizione e all’equipaggio messicano capitanato da Luis, secondi classificati. Grazie alla splendida amicizia nata con l’equipaggio messicano, l’appuntamento internazionale per il sailing team YCBG è a Puerto Vallarta (Messico) nel 2010 sempre a bordo dei J 24

Buon vento da New York.

Giovanni Campi
Presidente YCBG

3-5 ottobre 2008. Ottavo Bugliolo d’Acciaio, quasi 120 soci YCBG su 13 imbarcazioni, per il quarto anno consecutivo all’Elba. Venerdì la regata d’altura per il trasferimento da Punta Ala a Porto Azzurro, e sabato una regata costiera.

Il raduno annuale del club quest’anno ha sperimentato una nuovissima formula: basandosi sul rating è stato calcolato un preciso orario di partenza per ogni imbarcazione. La novità è stata apprezzata da tutti perchè ha permesso anche ai neofiti un’assoluta tranquillità di manovre e una maggior sicurezza a tutti gli equipaggi.

Primo giorno: Punta Ala. Dopo il briefing finale, la flotta YCBG si porta al largo per raggiungere il cancello di partenza. Verso le 12:00 in 10 nodi di vento la prima barca a partire è S’Andira, al comando di Mariagrazia Tetro, con il suo equipaggio di neopatentati YCBG. Nel giro di circa 30 minuti le operazioni di partenza si concludono.

La giuria composta da Campi, Centeleghe e Pavesi, è portata dai 235 cavalli di Giacomo Malacchi e Carlo Pesenti, gli amici gommonauti che hanno voluto dedicare tempo ed energie per assisterci sul campo di regata.

Intanto il cielo è a tratti plumbeo, e dopo la prima ora di regata nel canale di Piombino il vento cala fino a diventare un’insidiosa piatta. In testa al gruppo si trova Luigi Di Tria su Velija e quando finalmente il maestrale ricomincia a soffiare 15 nodi il suo Grand Soleil 40 è il primo ad avvantaggiarsene.

Il vento si stende arrivando fino all’ultima barca partita: La Fenice, il First 47.7 timonato da Marco Cortesi, che allunga il passo e guadagna acqua prepotentemente, bolinando su un’unico bordo, e sorpassando tutto il resto della flotta fino a raggiungere per primo lo scoglio di Cerboli e il traguardo.

A seguire Luigi Di Tria, Luca Avitabile su Lucky Dad, Bruno Consonni sul suo bel First 40.7 Magia Blu e quindi l’equipaggio tutto mediterraneo di Big Mama, portata dallo skipper Mario Maugeri.

A conclusione della traversata un po’ di relax in rada e poi ormeggio a Porto Azzurro dove, dal tramonto fino a notte fonda, barman e cuochi di ogni equipaggio fanno a gara nell’offrire a tutti i propri long drinks e piatti sfiziosi. Menzioni d’onore alla deliziosa lasagna preparata in regata a bordo di Morgana di Ale Frediani, e alle trenette al pesto fresco di Luca Avitabile.

Secondo giorno: Porto Azzurro, cielo nero e 30 nodi di maestrale pieno. C’è un temporale in avvicinamento e le operazioni di partenza vengono posticipate.

Intorno alle 13:00 le barche si portano al traverso di Punta delle Cannelle, dal cielo un breve ma intenso scroscio di pioggia e uno spruzzo di grandine di piccolo calibro, poi il groppo scade verso est lasciandoci sole splendente e più di venti nodi per una bella corsa fino al faro di Palmaiola e ritorno.

Bastone emozionante che vede prima al traguardo Gibigiana di Roberto Camiolo, con Renzo Centeleghe prestato alla randa dalla barca giuria. Secondo Andrea Signorelli su Alessia, terzo Luciano Zucchinelli su Polluce, quarta S’Andira di Mariagrazia Tetro, che strappa il titolo di migliore donna skipper alla defender Lina Crippa, quinta all’arrivo.

La sera all’Elba International di Capoliveri per la cena e la cerimonia di premiazione. Qui i punteggi finali decretano Primo Marinaio YCBG 2008, vincitore del Bugliolo d’Acciaio, lo skipper di Alessia Andrea Signorelli. La festa continua con musica dal vivo, karaoke e balli vari per poi trasferirsi in banchina fino alle ore piccole.

Terzo giorno: salpiamo verso le 11:00 per un tranquillo rientro a Punta Ala.

Missione compiuta e bilancio estremamente positivo anche per quest’anno. Un grazie di cuore per la riuscita non solo allo staff YCBG, ma anche agli skipper e ai loro equipaggi per la perfetta condotta, il rispetto della sicurezza e il clima di grande e festosa amicizia che ha conquistato ancora una volta tutti i partecipanti.

Francesco Pavesi
Vicepresidente YCBG

 Bugliolo d’Acciaio YCBG 2008
Skipper Barca I II Finale
1
Andrea Signorelli 4 Alessia 6 2 8
2
Luigi Di Tria 5 Velija 2 7 9
3
Marco Cortesi 13 La Fenice 1 10 11
4
Luca Avitabile 11 Lucky Dad 3 9 12
5
Roberto Camiolo 2 Gibigiana 12 1 13
6
Luciano Zucchinelli 3 Polluce 10 3 13
7
Mariagrazia Tetro 1 S’Andira 9 4 13
8
Mario Maugeri 10 Big Mama 5 8 13
9
Alessandro Frediani 7 Morgana 8 6 14
10
Bruno Consonni 12 Magia Blu 4 12 16
11
Lina Crippa 8 Adrenalina 11 5 16
12
Valter Zanetti 6 Aries 7 11 18
13
Lino Finazzi 9 Lighea 13 13 26

Nota: a parità di punti finali vince il miglior piazzamento.

 

Un Bugliolo d’acqua, sole e vento

3-5 ottobre 2008. Ottavo Bugliolo d’Acciaio, quasi 120 soci YCBG su 13 imbarcazioni, per il quarto anno consecutivo all’Elba. Venerdì la regata d’altura per il trasferimento da Punta Ala a Porto Azzurro, e sabato una regata costiera.

Il raduno annuale del club quest’anno ha sperimentato una nuovissima formula: basandosi sul rating è stato calcolato un preciso orario di partenza per ogni imbarcazione. La novità è stata apprezzata da tutti perchè ha permesso anche ai neofiti un’assoluta tranquillità di manovre e una maggior sicurezza a tutti gli equipaggi.

Primo giorno: Punta Ala. Dopo il briefing finale, la flotta YCBG si porta al largo per raggiungere il cancello di partenza. Verso le 12:00 in 10 nodi di vento la prima barca a partire è S’Andira, al comando di Mariagrazia Tetro, con il suo equipaggio di neopatentati YCBG. Nel giro di circa 30 minuti le operazioni di partenza si concludono.

La giuria composta da Campi, Centeleghe e Pavesi, è portata dai 235 cavalli di Giacomo Malacchi e Carlo Pesenti, gli amici gommonauti che hanno voluto dedicare tempo ed energie per assisterci sul campo di regata.

Intanto il cielo è a tratti plumbeo, e dopo la prima ora di regata nel canale di Piombino il vento cala fino a diventare un’insidiosa piatta. In testa al gruppo si trova Luigi Di Tria su Velija e quando finalmente il maestrale ricomincia a soffiare 15 nodi il suo Grand Soleil 40 è il primo ad avvantaggiarsene.

Il vento si stende arrivando fino all’ultima barca partita: La Fenice, il First 47.7 timonato da Marco Cortesi, che allunga il passo e guadagna acqua prepotentemente, bolinando su un’unico bordo, e sorpassando tutto il resto della flotta fino a raggiungere per primo lo scoglio di Cerboli e il traguardo.

A seguire Luigi Di Tria, Luca Avitabile su Lucky Dad, Bruno Consonni sul suo bel First 40.7 Magia Blu e quindi l’equipaggio tutto mediterraneo di Big Mama, portata dallo skipper Mario Maugeri.

A conclusione della traversata un po’ di relax in rada e poi ormeggio a Porto Azzurro dove, dal tramonto fino a notte fonda, barman e cuochi di ogni equipaggio fanno a gara nell’offrire a tutti i propri long drinks e piatti sfiziosi. Menzioni d’onore alla deliziosa lasagna preparata in regata a bordo di Morgana di Ale Frediani, e alle trenette al pesto fresco di Luca Avitabile.

Secondo giorno: Porto Azzurro, cielo nero e 30 nodi di maestrale pieno. C’è un temporale in avvicinamento e le operazioni di partenza vengono posticipate.

Intorno alle 13:00 le barche si portano al traverso di Punta delle Cannelle, dal cielo un breve ma intenso scroscio di pioggia e uno spruzzo di grandine di piccolo calibro, poi il groppo scade verso est lasciandoci sole splendente e più di venti nodi per una bella corsa fino al faro di Palmaiola e ritorno.

Bastone emozionante che vede prima al traguardo Gibigiana di Roberto Camiolo, con Renzo Centeleghe prestato alla randa dalla barca giuria. Secondo Andrea Signorelli su Alessia, terzo Luciano Zucchinelli su Polluce, quarta S’Andira di Mariagrazia Tetro, che strappa il titolo di migliore donna skipper alla defender Lina Crippa, quinta all’arrivo.

La sera all’Elba International di Capoliveri per la cena e la cerimonia di premiazione. Qui i punteggi finali decretano Primo Marinaio YCBG 2008, vincitore del Bugliolo d’Acciaio, lo skipper di Alessia Andrea Signorelli. La festa continua con musica dal vivo, karaoke e balli vari per poi trasferirsi in banchina fino alle ore piccole.

Terzo giorno: salpiamo verso le 11:00 per un tranquillo rientro a Punta Ala.

Missione compiuta e bilancio estremamente positivo anche per quest’anno. Un grazie di cuore per la riuscita non solo allo staff YCBG, ma anche agli skipper e ai loro equipaggi per la perfetta condotta, il rispetto della sicurezza e il clima di grande e festosa amicizia che ha conquistato ancora una volta tutti i partecipanti.

Francesco Pavesi
Vicepresidente YCBG

 Bugliolo d’Acciaio YCBG 2008
Skipper Barca I II Finale
1
Andrea Signorelli 4 Alessia 6 2 8
2
Luigi Di Tria 5 Velija 2 7 9
3
Marco Cortesi 13 La Fenice 1 10 11
4
Luca Avitabile 11 Lucky Dad 3 9 12
5
Roberto Camiolo 2 Gibigiana 12 1 13
6
Luciano Zucchinelli 3 Polluce 10 3 13
7
Mariagrazia Tetro 1 S’Andira 9 4 13
8
Mario Maugeri 10 Big Mama 5 8 13
9
Alessandro Frediani 7 Morgana 8 6 14
10
Bruno Consonni 12 Magia Blu 4 12 16
11
Lina Crippa 8 Adrenalina 11 5 16
12
Valter Zanetti 6 Aries 7 11 18
13
Lino Finazzi 9 Lighea 13 13 26

Lovere, 28 maggio 2006. E siamo arrivati a tre. In concomitanza della prova dell’Italian Cup Laser 4000, i 29er si sono riuniti a Lovere per il terzo appuntamento dell’Italian Trophy 2006. Al via 6 imbarcazioni. Percorso modificato rispetto allo standard della classe, per favorire la giuria nel posizionamento del campo, e per venire in contro ai 18 laser 4000 che sono arrivati in massa qui all’AVAS. La giornata sembrava uggiosa e senza vento, ma verso le 2 tutti in acqua, 15 nodi di freschissima ora stavano già pompando tra il corno e l’italsider. 3 prove, in un crescendo di vento, che ha toccato raffiche di 22 nodi, che per i derivisti non sono proprio noccioline! Tripletta di ITA 79 di Piccinelli-Avogadri dell’AVAS, seguiti da ITA 894 di Finazzi-Gurnieri e da GBR 730 di Ziletti-Archetti. Problemi invece per ita 976, Piccola Peste, ritirata dopo la prima prova per un malore della timoniera. In crescita le Ragazze di 2inSister ITA891. Grande festa e cena sabato sera a Riva di Solto, con le due classi (e qualche “intruso”) unite in un’unica tavolata.

Domenica giornata non tipicamente lacustre. Cielo sereno ma molta umidità, non ha permesso l’attuarsi della termica, così si sono disputate solo 2 delle 3 prove in programma, in una situazione di refolini e ariette molto ballerine e incostanti. Doppietta per ITA 894, registrandosi anche come unica imbarcazione arrivata nella seconda prova. Tutti gli altri ritirati.

E così dopo 5 prove, la giuria si ritrovava con 8 proteste della classe laser 4000 da vagliare, facendo ritardare di 2 ore la festa della premiazione ( e il succulento buffet!).
I sostanza: terzi GBR730, secondi ITA894 e vincitori Avogadri-Piccinelli dell’AVAS, già primi nella Nazionale di Dongo la settimana prima. Bravi!

Appuntamento per il prossimo e ultimo atto dell’Italian Trophy a Cesenatico, il 16 e 17 Luglio!

Mauro Finazzi

Sebino Cup – Lovere, 27-28 maggio
Pos N Velico 1a 2a 3a 4a 5a Tot
1 ITA79 1 1 1 2 dnf 5
2 ITA894 3 2 2 1 1 6
3 GBR730 2 3 3 dns dns 14
4 ITA891 5 4 4 4 dnf 17
5 ITA976 4 dns dns 3 dns 19

Classifica Generale

200 per tutti

23-25 Maggio Porto Santa Margherita di Caorle. Come al solito il gruppetto di regatanti si compatta per la tradizionale regata annuale al mare.

Quest’anno insieme al “grande vecchio” Renzo Centeleghe (detto Umago) abbiamo deciso di provare l’adriatico ed una distanza che ci consenta di divertirci senza finire la regata a pezzi come al solito.

Quindi abbiamo scelto la 200 di Caorle in quanto partecipata da un buon numero di imbarcazioni e su un percorso molto interessante che vede la partenza davanti alla scogliera di Caorle e prima boa foranea di Grado (dopo circa 20 miglia) e poi diretti verso l’isolotto di Sansego (Croazia) per poi tornare a Caorle.

Lasciando perdere la descrizione delle due giornate di allenamento e di prova della barca effettuate un paio di week end prima della regata che ci hanno visti molto attivi nell’attraversata da Caorle a Novigrad sotto spi e poi a tavola la sera in un ristorantino dove è successo di tutto.
Lasciando perdere l’animo naturalista di alcuni di noi che nel ritorno verso Caorle il giorno dopo si sono trasformati in medusologhi discettando sul colore e la forma di tali animaletti solo per compiacere la fidanzata di Franco (Leda)

Ed arrivando finalmente al giorno della regata ….

Giovedì 22 giornata dedicata ai preparativi della Barca, alla cambusa, all’acquisto delle ultime cose ed alle relazioni sociali con gli altri equipaggi dei partecipanti alla regata.

A proposito abbiamo un Dofour 40 nuovo di zecca (messo in acqua ad Aprile) ma con vele classiche in dacron, con una buona randa ma un genoa un po’ troppo piccolo.

La sensazione è che la nostra barca sia veloce ma poco attrezzata per questo tipo di venti, in effetti i nostri competitor hanno sul pontile diversi set di vele, mentre noi possiamo contare solo su un set di vele.

Andiamo a nanna dopo aver giustamente gozzovigliato in un locale della zona con un tempo abbastanza incerto ed infatti in piena notte mi sveglio per i tuoni e lo scroscio dell’acqua che picchia sulla tuga. Un temporale di quelli tosti, che ci accompagna sino al breafing skipper alle ore 10.00 del giorno 23.

Partenza ore 11.00 ed accade il miracolo, le nuvole cominciamo a diradarsi ed ad apparire un pallido sole, il problema è il vento …. Meno di 4 nodi in partenza e tutti vicini alla linea per sfruttare al meglio il poco abbrivio come se fosse una regata a bastone.

Partiamo abbastanza bene e lasciamo scivolare la barca sull’onda senza che nessuno si muova per non cambiare un assetto che sembra molto buono.

Fortunatamente il vento rinforza e dopo circa un paio di ore ci troviamo con 10-11 nodi in incremento. Rimaniamo in testa al gruppo e passiamo la Boa foranea di Grado in decima posizione con circa 15 nodi di vento di bolina. Un passaggio molto divertente perché arriviamo con pochissimo distacco uno dall’altro e l’avvicinamento alla boa vede una serie di virate e contro virate molto serrate tra noi ed altre quattro o cinque imbarcazioni che ci sono vicine.

Passata la boa puntiamo sulla Croazia e decidiamo di stare vicini a terra, non l’avessimo mai fatto !!!! il vento diminuisce in un attimo e rimaniamo per qualche tempo ciondolanti con intorno un bel numero di barche (la maggior parte) che hanno fatto la nostra scelta.

Solo qualcuno ha puntato verso il mare aperto ed è stato premiato perché lo vediamo allontanarsi sbandato all’orizzonte.

Poi il vento arriva anche da noi e ripartiamo davanti ai nostri concorrenti diretti prendendo un buon passo.

E’ ormai sera e cominciamo con i soliti turni di 3 ore di lavoro e 3 ore di riposo.
Il vento incrementa sino a circa 20 nodi e rimane costante per tutta la notte.

E’ UN VERO SPETTACOLO, la barca procede a circa 7 nodi di velocità di bolina larga su un unico bordo per tutta la notte con un cielo stellato da favola.

Non si può chiedere di meglio.

Lasciamo indietro i nostri diretti concorrenti (vediamo le luci bianche in testa d’albero dietro di noi che svaniscono) e proseguiamo con un ottimo passo verso sud in direzione di Sansego.

Al mattino il vento ridonda (come direbbe il NONNO LINO) ma rimane di circa 20-22 nodi e dobbiamo bordeggiare alcune ore per riuscire ad avvicinarci al passaggio di Sansego cosa che avviene alle ore 13.00 (avevamo fame), segnaliamo la nostra posizione al comitato di regata che ci dà il via libera per il passaggio.

Issata di SPI appena passata Sansego e ripartiamo con un bellissimo lasco (vento ancora sui 20 nodi in calo) che teniamo sino a quasi le sei del pomeriggio.

In questa fase ci alterniamo al timone in una sorta di gara di velocità facendo planare la barca sull’onda e segnando sul log velocità sempre più alte. Poi qualcuno comincia a fare il furbo e orza più del necessario per accelerare, ma è ripreso immediatamente dal resto dell’equipaggio.

In tutta la regata c’è stata una grande armonia a bordo e non si perde l’occasione per ridere, scherzare e …. mangiare. anche in quello ci diamo dentro.

Verso le sei il vento comincia a calare ma nel frattempo ci avviciniamo alla meta, mancheranno 30 miglia a Caorle, ma sono le più dure, il vento scende fino a 2/3 nodi, cerchiamo di non fare fermare la barca e nel frattempo scende la notte.

Verso mezzanotte si alza una brezzolina che ci aiuta a completare le ultime miglia e tagliamo il traguardo alle ore 03.00 con un bel vento da terra.

Siamo arrivati, stanchi ma felici e contenti per come è andata la regata sia dal punto di vista agonistico che dal punto di vista dello stare insieme.

Alla fine con il rating provvisorio che ci era stato assegnato prima della partenza (il nostro certificato ORC non era ancora arrivato (acc. Le barche nuove !!!) risultiamo primi del gruppo 3 e festeggiamo un grande risultato ottenuto con una barca di serie appena varata e con vele da crociera.

La mattina dopo con il certificato corretto succede che ci spostano di categoria ed il nostro risultato non è più così buono anche se siamo certi di aver dato il massimo e che solo una ingiusta penalizzazione di rating assegnato alla Barca non ci consente di festeggiare come sarebbe giusto.

Ma l’anno prossimo ci riproveremo ed U’mago (Renzo) ed io stiamo già lavorando per questo.

Luigi di Tria
Responsabile Sailing Team YCBG

Marzo 2008 Quest’anno la Pasqua nonostante cada un po’ presto decidiamo di festeggiarla con il corso di altura, stanchi di aver trascorso l’inverno a terra e nella speranza di un tempo clemente. Ma cosi non sarà, proprio il giorno prima della partenza si insedia nel mediterraneo un ciclone di bassa pressione che avrà il suo culmine la sera della partenza. Arriviamo a Porto Lotti (La Spezia) sotto una bufera di 42 nodi e pioggia battente, appena gli ormeggiatori ci vedono arrivare escono a rinforzare gli ormeggi della nostra barca, o meglio ci fanno rinforzare gli ormeggi con tre corpi morti e quattro cime di ormeggio.

Belli bagnati fradici ci chiudiamo in barca per trascorrere la notte nella speranza che il tutto passi velocemente.Durante la notte il vento cala, ma al mattino riprende intorno ai 20 nodi con un cielo plumbeo. A questo punto serve prendere una decisione sul programma del corso e sfrutto la situazione per sensibilizzare i ragazzi allo studio del meteo e la conseguente pianificazione e organizzazione della navigazione. Andiamo a raccogliere informazioni meteo presso la capitaneria di porto,chiedendo a marinai locali e con ascolto della radio canale 68….il tutto viene analizzato e per il primo giorno viene presa la decisione di non uscire dal golfo della Spezia (sicurezza prima di tutto)…successivamente veniamo a sapere che un’onda anomala farà una vittima sulla spiaggia di Sestri Levante.
Trascorriamo la giornata veleggiando nel golfo e verso sera dopo l’uscita di un pallido sole ci facciamo l’aperitivo ancorati di fronte all’isola Palmaria.

Purtroppo le previsioni non migliorano e il mattino successivo ci svegliamo sotto una pioggia battente e vento intorno ai 20-25 nodi che pero’ è girato proveniente da terra e di conseguenza ha spianato il mare da onde di 5/6 metri a non superare il metro. Di nuovo consulto da parte di tutti i nostri mezzi di informazione meteo che ci danno una speranza di miglioramento verso il ponente ligure e vento in costante diminuzione. Nonostante la pioggia decidiamo di partire rotta verso ponente,tutti ci guardano un po’ straniti ma le nostre informazioni sono state studiate in modo corretto,ci facciamo una navigazione stile capo Horn in tutta sicurezza e arriviamo in serata a Lavagna accolti da un bel sole.
E’ la sera di Pasqua e decidiamo di festeggiarla con una bella mangiata di pesce presso un’ottimo ristorantino consigliato dall’amico Max.

Il giorno seguente la perturbazione è in fase di attenuazione il cielo e parzialmente nuvoloso e il vento e calante sui 10 nodi che ci permette di rientrare a La Spezia con una tranquilla navigazione trascorrendo la giornata insegnandogli ai ragazzi l’uso corretto di tutta la strumentazione di bordo. Arrivati a Portovenere ci concediamo un’ultimo pranzo ancorati presso una bella baia prima di riconsegnare la barca sana e salva. Come skipper sono un po’ dispiaciuto di non aver potuto svolgere ilo programma del corso d’altura in modo completo,ma sono sicuro che ai ragazzi servirà di più questa esperienza basata sulla navigazione in sicurezza con tempo burrascoso per il loro proseguo come futuri skipper. Un grazie a Massimo Ponzilacqua che mi ha dato un grosso aiuto nello svolgimento del corso e ha allietato il gruppo con il suo sorriso sempre presente.
Al prossimo corso di altura.

Andrea Signorelli

Dervio, 21-25 settembre 2007 Dopo le 4 stagioni in 29er, è il momento di fare il passo. Grandi soddisfazioni e tantissima esperienza col mitico 2ister, ma oramai la voglia di salire sull'”aereoplano con le vele”, è superiore a tutto. La barca ancora non c’è, ma l’occasione d’oro mi si presenta a fine a fine Luglio. Riccardo Giorgi, neo-armatore di ITA-832, è senza più il fidato Michele (figlio del socio Fausto n.d.r.), a causa della spalla malconcia.

Così mi offro di fargli da prodiere, quantomeno per finire la stagione in bellezza, dato che a settembre si terrà il CICO (campionato italiano classi olimpiche) sul lago di Como. Il tempo per allenarci è poco, ma come dico sempre “basta saperlo usare bene”. Detto fatto. Organizziamo sette uscite prima della regata. Pochissime, ci rendiamo conto fin da subito, per raggiungere un livello buono, ma adeguate a divertirci. Il 49er è una specie di cavallo pazzo, che si riesce a domare solo se l’equipaggio dimostra affiatamento ed estrema coordinazione.

L’esperienza sul 29er è di grandissimo aiuto, tanto che mi trovo subito a mio agio sul “mostro”, a parte un piccolo dettaglio: gli sforzi sono decuplicati e le scotte dimezzate! Già, per intenderci: su 2ister il gennaker di 16 metri quadrati era imbrigliato da una scotta da 12mm… sul 49er la stessa vela ha 38 metri quadri, ma la scotta è di 8 mm! Una fatica pazzesca…

Insomma, raggiungiamo un livello sufficiente a non rotolare (e a non farci male!) e, confidando nel poco vento, pertiamo alla volta di Dervio. E’ record di presenze. 17 gli equipaggi iscritti. Mancano solo gli Olimpionici Sibello, ma i due equipaggi di riserva Angilella-Zucchetti(1°) e la barca romana di Loperfido Daniel sono senza dubbio i professionisti della disciplina… senza dimenticare i fratelli Ferrari (3°) di Campione del Garda (equipaggio storico) e i fortissimi Poli-Gritti (2°) dell’AVAS. Il campionato si presenta stupendo, sia per numero di barche, sia per livello. Con estrema umiltà, dato il livello dei partecipanti, ci prefissiamo 2 obbiettivi: non scuffiare e non finire ultimi. Penultimi sì, ma non ultimi!

Si incomincia. 4 prove al giorno, per un totale di 16. Massacrante. Evitiamo di infilarci subito nella bagarre della partenza, per evitare di fare macelli, cercando di fare la regata con razionalità, senza improvvisare. La prima prova non è certo delle più brillanti, ma la seconda ci stava per regalare una emozione che poche persone hanno provato in vita loro: cumulo in barca giuria. Partiamo un po’ in ritardo ma lì, attaccati alla barca giuria.

Guardando la costa mi aspettavo una rotazione a destra del vento, verso la metà della bolina, così viriamo subito per portarci sul lato del campo che pensavo favorevole. Poco dopo la rotazione arriva, ma prima di quanto sperassi. In definitiva: viriamo e siamo in lay-line… mi scappa l’occhio sottovento… abbiamo dietro di noi 16 barche, e se la matematica non è un opinione, siamo primi.

La barca sembra inprovvisamente andare anche più forte… sarà l’adrenalina di essere in testa! Giriamo primi, e mentre preghiamo la giuria di dare l’arrivo lì (così da finire primi) issiamo e vediamo le facce degli altri equipaggi increduli nel vedere uno sconosciutissimo gennaker rosso aprirsi per primo alla boa di bolina! Impossibile resistere ai professionisti.

Ci passano da tutte le parti, ci mettono in difficoltà. Alla fine accettiamo di buon grado… abbiamo veramente un allenamento minimo alle spalle per poter rispondere la fuoco. Confidiamo comunque nella nostra buona tattica… tanto che anche alla prova numero 4 veniamo premiati nuovamente per le nostre scelte azzeccate. Stavolta giriamo secondi, teniamo duro, ma più in la del 7 è impossibile. Per noi è davvero una vittoria. Il campionato poi, ci ha visto in continuo miglioramento, tanto che alla fine riusciamo nell’incredibile intento di chiudere nei primi 10!

Decimi, difatto, ma come se fosse una vittoria! Esordire così, con tutti quegli equipaggi esperti era al di fuori dei nostri sogni. Riceviamo valanghe di complimenti, e tutti che si augurano di rivederci, e di allenarci di più, che le qualità ci sono. Obbiettivi raggiunti… a parte una e una sola scuffia il primo giorno, per evitare una collisione. Ci sta, considerando che la barca è illibata e numerosi equipaggi hanno rotto di tutto e di più.

L’unica nota negativa la comunicano le mie mani. Dopo 15 prove, hanno deciso di scioperare. Non riesco nemmeno a chiudere la mano a pugno! Che faticaccia!

Mauro Finazzi

28 – 30 settembre 2007. Settimo Bugliolo, quasi 200 soci YCBG su 23 imbarcazioni, per il terzo anno consecutivo all’Elba. Come tradizione, il venerdì una regata d’altura per il trasferimento da Etrusca Marina a Porto Azzurro, e il sabato due regate costiere a triangolo.

Il raduno annuale YCBG è anche teatro della terza edizione del TAG Coppa Curnis, il trofeo delle associazioni giovanili, che quest’anno si sono presentate ancora più numerose ed agguerrite, per tre giornate all’insegna dello sport e dell’amicizia.

Ed è all’amico e skipper Alex Alborghetti – scomparso quest’estate al largo di Ponza – che il Bugliolo di quest’anno è dedicato.

Primo giorno: Etrusca Marina (Follonica). La rotta verso l’Elba è tracciata nel cielo, diviso nettamente a metà: a nord la perturbazione e a sud il sole. La giuria (Campi, Centeleghe, Pavesi) segnala il via alla regata intorno alle 12:40, e la flotta lancia la bolina verso lo scoglio di Cerboli, in 15 nodi di vento e mare ancora mosso.

In testa è subito Ala Bianca, il Bavaria 46 dell’Ance Lecco, al comando di Giandavide Gaddi. Gli inseguitori in tempo reale al traguardo sono Marco Cortesi su Big Mama, Silvio Benedetti su Adrenalina, Lina Crippa su Sole Rosso, Augusto Zambelli su Sweet Lady e Valter Zanetti su Daiquiri.

A regata conclusa qualche tuffo in rada e poi ormeggio a Porto Azzurro dove, dal tramonto fino a notte inoltrata, giostra la serie di long drinks e cene in pozzetto fra gli equipaggi in banchina, interamente affollata dalle barche e dalle insegne YCBG.

Secondo giorno: Porto Azzurro. Sole, e a tratti qualche nuvolone, scenografico e inoffensivo. Il sabato ci regala un vento superiore alle aspettative, quasi 20 nodi, che contribuiscono a rendere ancora più emozionanti sia le partenze che i percorsi di regata.

Il primo triangolo parte alle 11:30: l’ordine di arrivo in reale vede prima Gaddi, e poi Benedetti, Vinci, Dolcini e Zanetti. L’ultima prova inizia alle 12:40. In testa Cortesi, inseguito da Gaddi, Dolcini, Zambelli e Barachetti.

Il pomeriggio prosegue per tutti in rada, e la sera all’Elba International di Capoliveri per la cena e la cerimonia di premiazione. Qui il calcolo dei tempi compensati decreta Primo Marinaio YCBG 2007, vincitore del Bugliolo d’Acciaio, lo skipper di Roba Bona Andrea Dolcini. L’equipaggio veste i colori di Overland for Smile, iniziativa benefica per l’igiene dentale nei paesi dell’est.

Si aggiudica il TAG 2007, Trofeo Associazioni Giovanili Coppa Curnis, l’equipaggio di Lampo / Artigiani Regionali, con lo skipper Fabrizio Lazzerini.

Terzo giorno: partenza verso le 11:00 per una tranquilla veleggiata di rientro a Etrusca Marina. Il raduno è stato ancora più numeroso dell’anno scorso, e il gradimento del clima di festa e di amichevole competizione rimane sempre grande e immutato.

Buon vento e arrivederci al prossimo Bugliolo!

Francesco Pavesi
Vicepresidente YCBG

 Bugliolo d’Acciaio YCBG 2007
Skipper Barca I II III Def T*
1
Andrea Dolcini Roba Bona 11 3 1 15 4
2
Fabrizio Lazzerini Lampo / Artigiani Regionali 1 9 5 15 6
3
Augusto Zambelli Sweet Lady / Industriali 6 7 2 15 8
4
Salvatore Vinci S’Andira / Industriali 2 1 14 17 3
5
Giandavide Gaddi Ala Bianca / Ance Lecco 4 6 7 17 10
6
Luca Bezzan New 1 / Artigiani Brescia 13 2 4 19
7
Silvio Benedetti Adrenalina / Industriali Regionali 3 4 13 20
8
Giancarlo Baldanza Polluce 8 10 3 21
9
Max Ponzilacqua Yellow Sock 7 5 15 27
10
Marco Cortesi Big Mama 5 22 6 33 11
11
Lino Finazzi Blue Note 12 12 9 33 21
12
Valter Zanetti Daiquiri 10 8 16 34 18
13
Lina Crippa Sole Rosso 9 14 11 34 20
14
Fabio Barachetti Velija / Ascom Bergamo 15 20 8 43 23
15
Andrea Signorelli Fiore 14 17 12 43 26
16
Roberto Camiolo Watamu / Artigiani Cremona 21 15 10 46
17
Giuseppe Pennati Morgana / Ascom Bergamo 18 11 20 49
18
Luca Avitabile Vega 17 16 19 52
19
Aldo Magnati Piccolo Cormorano / Ance 23 13 17 53
20
Vania Ventrice Alessia / Artigiani Bergamo 16 19 21 56 35
21
Marco Frediani Ala Rouge 20 18 18 56 36
22
Laura Marino Lecoq 19 23 22 64
23
Giulio Gallana Lucky Dud / Artigiani Sondrio 22 21 23 66

 

 TAG Trofeo Associazioni Giovanili Coppa Curnis 2007
Skipper Barca I II III Def T*
1
Fabrizio Lazzerini Lampo / Artigiani Regionali 1 9 5 15 6
2
Augusto Zambelli Sweet Lady / Industriali 6 7 2 15 8
3
Salvatore Vinci S’Andira / Industriali 2 1 14 17 3
4
Giandavide Gaddi Ala Bianca / Ance Lecco 4 6 7 17 10
5
Luca Bezzan New 1 / Artigiani Brescia 13 2 4 19
6
Silvio Benedetti Adrenalina / Industriali Regionali 3 4 13 20
7
Fabio Barachetti Velija / Ascom Bergamo 15 20 8 43
8
Roberto Camiolo Watamu / Artigiani Cremona 21 15 10 46
9
Giuseppe Pennati Morgana / Ascom Bergamo 18 11 20 49
10
Aldo Magnati Piccolo Cormorano / Ance 23 13 17 53
11
Vania Ventrice Alessia / Artigiani Bergamo 16 19 21 56
12
Giulio Gallana Lucky Dud / Artigiani Sondrio 22 21 23 66

* T: punteggio con scarto per totali a pari merito.

22-25 agosto 2007. YCBG è onorato di partecipare, quale rappresentante per l’Italia ed in primis della Regione Lombardia, alla regata internazionale ad invito Second Annual Dennis Conner International Challenge, promossa da Dennis Conner, vincitore dell’America’s Cup a bordo di Star & Stripes – in collaborazione con la New York Harbor Sailing Foundation ed il Manhattan Sailing Club.

Base nautica presso il North Cove Marina di Manhattan e campi di regata nelle acque antistanti Ellis Island e la Statua della Libertà. Tutti i team su J24 – imbarcazioni monotipo messe a disposizione dal Manhattan Sailing Club.

Special partner dello Yacht Club Bergamo è Bellavista. E’ un Franciacorta il brindisi dedicato a Dennis Conner, al Presidente della New York Harbor Sailing Foundation e al Commodoro del Manhattan Sailing Club, con il Bellavista Cuvée Brut Magnum, inviato a New York per l’occasione. Inoltre (vedi gallery) una speciale medaglia per il Commodoro Michael W. Fortenbaugh è stata realizzata artigianalmente in unico esemplare da Rando, per la consegna durante la Awards Ceremony del 25 agosto.

Patrocinati dal Consiglio dei Ministri, dalla Regione Lombardia e dalla Provincia di Bergamo, alle regate di New York, quali rappresentanti dell’Italia siamo stati invitati a competere con altri 13 equipaggi provenienti da 8 diverse nazioni.

 Teams
U.S.A. 2 equipaggi del Manhattan Sailing Club (organizzatore dell’evento)
1 equipaggio del Mallets Bay Boat Club
1 equipaggio del Raritan Yacht Club
New Zealand 1 equipaggio del Manukao Yacht and Motor Club
Australia 2 equipaggi del Fremantle Sailing Club
Irlanda 2 equipaggi del Blessington Lakes Sailing Club
1 equipaggio del Royal Cork yacht Club
Francia 1 equipaggio del H22 France Sailing Club
Bermuda 1 equipaggio del Royal Bermuda Yacht Club
Cayman Islands 1 equipaggio del Cayman Islands Sailing Club

 

 YCBG Sailing Team
Lina Crippa drizze
Giovanni Campi prodiere
Renzo Centeleghe tattico/drizze
Fausto Gandolfi tattico/tailer
Marzio Parimbelli timoniere
Valter Zanetti tattico/drizze

Spettacolare, tecnico e complesso il campo di regata disposto nelle acque antistanti Lower Manhattan, Ellis Island e la statua della Libertà. Spettacolare per l’impatto visivo. Tecnico per la tipologia dell’imbarcazione usata – i monotipi J24 Complesso per le condizioni – vento con punte massime a 6 nodi – corrente del bacino dell’Hudson River che variava da 2 a 6 nodi in funzione delle maree da studiare attentamente prima di ogni regata.

16 partenze effettuate ma solo 8 regate concluse causa vento e correnti.
Come dicevo regate molto complesse e tecniche con gli equipaggi che si sono confrontati ad armi pari (anche se alcune imbarcazioni sono risultate meglio performanti).

 Programma
Welcome & Team Registration 21 agosto
Race 1 – 2 22 agosto
Race 3 – 4 23 agosto
Race 5 – 6 24 agosto
Race 7 – 8 & Awards Ceremony 25 agosto

Il nostro exploit era nella seconda regata con una netta vittoria, ancor più sottolineata dai complimenti ufficiali di Dennis Conner per la perfetta conduzione della regata e la tattica, non condizionata da eventi esterni.
In definitiva un evento straordinario, una perfetta organizzazione, un clima amichevole, una perfetta sinergia tra gli equipaggi.

Il nostro gruppo oltre per la correttezza durante le competizioni si è sempre messo in evidenza per stile e cordialità, nota sempre evidenziata dal Commodoro Michael W. Fortenbaugh

Tra tutti gli equipaggi ne vogliamo ricordare in particolare quattro. L’equipaggio neozelandese che abbiamo incontrato appena giunti a New York e con il quale è nata da subito una grande amicizia. Le splendide ragazze australiane alle quali abbiamo dedicato gran parte dei nostri festeggiamenti e fiumi di Bellavista. Gli irlandesi di Cork, bravissimo velisticamente e simpaticissimo nei festeggiamenti. I francesi con il quale abbiamo consolidato una amicizia nata durante il campionato italiano Protagonist 7,50 ed il campionato europeo H22 nelle acque di Bardolino lo scorso mese di giugno.

Un grande grazie al nostro fan group (22 persone) giunte dall’Italia a supporto del nostro team. Nella splendida cornice di Manhattan, durante le premiazioni, hanno fatto da mattatore indiscusso le cantine Bellavista, con il Bellavista Cuvee Brut Magnum; un particolare ringraziamento al Dott. Vittorio Moretti ed alla D.ssa Teresa Caniato Account Bellavista. Apprezzata da tutti i partecipanti ed in particolar modo dal Commodoro M.W. Fortenbaugh la splendida opera realizzata dall’orafo Rando.

Abbiamo invitato tutti gli equipaggi all’evento che abbiamo intenzione di organizzare nel mese di agosto 2008 nelle acque gardesane a bordo nei nostri Protagonist 7,50.

Da New York buon vento.

Giovanni Campi
Presidente YCBG

28-30 giugno 2007. Si è appena concluso nel capoluogo siciliano il Campionato Italiano Femminile di Match Race. Bellissima manifestazione, organizzata magistralmente dalla Società Canottieri Palermo, dotata di una sede molto bella che ha saputo accogliere con la massima ospitalià le partecipanti.

Le barche usate, i Platu 25, si sono rivelate adatte allo scopo, anche in considerazione del rapporto barca/condizioni meteo-marine. Ottima la gestione da parte del Comitato di Regata della 4 barche a disposizione che, pur non essendo totalmente uguali fra loro, sono state decisamente pareggiate a coppie, mettendo pertanto gli equipaggi in condizioni di totale equità. 35 ragazze, ben 7 equipaggi, si sono pertanto date battaglie a suon di virate, strambate e penalità!

Bellissimo l’ambiente creato dalle ragazze, sia in acqua che a terra, dove si sono viste notevoli segni di coesione e simpatia fra avversarie… da prendere ad esempio.
Fra tutti gli equipaggi partecipanti, sono emerse per l’alto livello di preparazione tattico/tecnica l’equipaggio della Gardesana Lorenza Mariani, con Francesca Pavese alla randa, Carmen Pardo alle scotte, Donatella Goffi alle drizze e Sara Poci a prua, e della ravennate Sabrina Gurioli.

Il Round Robin è stato dominato senza alcun dubbio dall’equipaggio di Lorenza Mariani, che ha terminato vincendo facilmente tutte le prove, conquistando così la possibilità di sceglieri come avversaria per le semi-finali la milanese Irene Saderini, messa in riga con un secco 3-0 che ha permesso alle ragazze del Garda di accedere alla finalissima. Lo stesso duro trattamento è stato riservato alle ragazze di Ledro, capitanate da Anita di Iasio, da parte della Gurioli.

La finale che si stava così delineando, si preannunciava decisamente combattuta, sia per l’assegnazione del titolo con le regate fra Mariani e Gurioli, sia per il terzo posto, che vedeva scontrarsi gli equipaggi Saderini e Di Iasio. Entrambe le finali si sono infatti mostrate tiratissime, e in entrambi i casi si è dovuti arrivare al 5° e decisivo match (si regatava infatti al meglio delle 5 prove).

Per quel che riguarda la finale 3°-4° posto, alla fine Irene Saderini ha prevalso su Anita di Iasio, con penalità date e ricevute da ambo le parti che dimostrano come questi equipaggi, pur ancora relativamente “giovani d’esperienza” abbiano comunque già ben compreso le regole del gioco del Match Race.

Ancora più combattuta e tirata la finale valida per l’aasegnazione del titolo, dove l’equipaggio di Lorenza Mariani, dopo aver per ben due volte ottenuto il vantaggio di un punto, subito pareggiato dall’equipaggio di Sabrina Gurioli, si è vista relegare al secondo posto dopo l’ultimo e decisivo match, dove le scelte arbitrali si sono rivelate particolarmente significative.

Si riconferma pertanto Campionessa Italiana di Match Race la ravennate Gurioli, titolo decisamente più significativo di quello dell’anno scorso proprio per la presenza in acqua dell’equipaggio Gardesano, in grado di dare molto fastidio alle ravennati.
Certamente entrambi gli equipaggi sono usciti da questo evento con la soddisfazione di aver dato il massimo e di aver fatto divertire, con una battaglia davvero intensa, chi in acqua ha seguito l’evento.

Giovanni Campi
Presidente YCBG