Fezzano, 13-14 giugno 2015

Rieccolo il Trofeo mitico dell’unico vero Club nautico di Bergamo e questa volta me la voglio proprio godere!

Alle 23.00 di venerdi 12 il Presidente apre ufficialmente la regata sociale; spritz di benvenuto per tutti.

Il percorso 2015 prevede partenza sotto il castello di Lerici, prima boa alla Torre Scuola, da tenere a sinistra, passaggio tra Tino e Tinetto, da tenere a sinistra, di nuovo alla Torre Scuola, sulla destra, e arrivo a Lerici … gran bel giro.

DAY 1. REGATTA. Ore 10.00 briefing degli equipaggi, ore 10.30 sul cancello di partenza. Il tempo è velato, il vento soffia a 6-7 nodi da Sud tanto da far muovere quasi tutte le pesanti barche. La mia si chiama Pepita ed è un Hanse 400, si muove bene anche con poco vento; prendo la rincorsa e passo il cancello al limite dei 5 minuti, la barca è un treno e lascio indietro la flotta; mi raggiunge la barca del Presidente, Naturalmente un Doufur 410, sale sopravento rispetto a me, io orzo tanto che quasi ci accostiamo, lo costringo a orzare facendolo rallentare, poggio e vado via; comandiamo la flotta e il vento scema sempre di più. Il Presidente ci ritenta e questa volta passa e prende 5-6 lunghezze; il vento è a 2-3 nodi e ferma tutti. A questo punto occorre una strategia, so che chi è in vantaggio deve coprire il secondo; quindi, viro facendo molta attenzione a non bloccare la mia Pepita: il mio sog oscilla tra 0.40 e 0.70 nodi di velocità; vira anche il Presidente ed io contro viro finché c’è vento, lui si blocca definitivamente e torna indietro, io lo raggiungo e lo trapasso e me ne vado. Con molta sofferenza arrivo quasi alla Torre Scuola e a circa 200 metri viene sospesa la regata per assenza di vento, a quel punto avevo sog 0.00.

PARTY. Per la serata è prevista una cena all’aperto presso il circolo con un piccolo cadeau per tutti i partecipanti; cena ottima e perfetta la compagnia. Ogni equipaggio ha il suo tavolo. Il dopocena è proseguito sul pontile per i professionisti del divertimento al tema di choko&rhum.

DAY 2. REGATTA. Previsioni di meteo coperto, pioggia e vento dai 10 ai 15 nodi e così è: parte il divertimento. Il percorso è un bastone naturale tra Lerici e Torre Scuola.

Dopo un piovasco, usciamo dal porto verso le 11.30 e alle 13.19 il comitato dà il via. Partenza buona per tutti, io me ne vado da solo…insieme alla barca del presidente che tiene testa per l’intera regata. Il vento si intensifica sempre di più vicino al canale di Portovenere e riesco a rubare acqua orzando rispetto a Gianni che si allunga molto per prendere la Torre Scuola; lui vira e viro anch’io ma lui è più veloce e mi distacca; gli altri, dietro, non li vedo più e tra la concitazione delle manovre e dei passaggi tra le altre barche li perdo di vista. La velocità è tra i 7-9 nodi sotto raffica.

Dopo la Torre Scuola, prendo il vento del canale delle due isole con un angolo buono e scendo a Lerici come un autotreno tenendomi sul lato destro del campo, tanto da recupere Gianni che nota la mia posizione quando lui è già nel canale di Portovenere ma con velocità inferiore. Il vento mi spinge fino a 8-9 nodi di gran lasco. A questo punto il Presidente esce dal canale di Portovenere e mi punta e mi raggiunge sempre sul lato destro e ci marchiamo a vicenda finché ci rendiamo conto che il cancello di arrivo è da tutt’altra parte; avevamo fatto così tanta strada da poter tagliare molto prima il cancello e, invece, la barca di Fabio Baracchetti (Oceanis 43, Yemaya) e Roberto Camiolo (Sun Odissey 36i, Piccolo Sole), che si erano mantenuti nel canale di Portovenere, più lenti ma con meno strada percorsa, arrivano insieme alla barca del Presidente Gianni che taglia per primo in tempo reale (14:33:30), secondo Roberto Camiolo (14:33:45) e terzo Fabio Baracchetti (14:33:50). Bravissimi!

E Pepita? Noi rimaniamo a guardare gli altri che passano il traguardo prima di noi disorientati ma quarti all’arrivo (14:35:20).

DAY 3. AWARDS. Commovente e toccante la premiazione degli equipaggi svoltasi allo SportPiù di Curno presso il ristorante Il Fusillo. Musica, buffet e premi per tutti gli equipaggi e premi speciali per il comitato di regata, per il padrone di casa Davide e per Marco Minali in qualità di rappresentante dell’associazione ANED presente sulla barca del Presidente.

Festeggiamenti da gran premio vanno a Roberto Camiolo che, dopo 14 tentativi, si aggiudica in tempi compensati il Trofeo perenne Bugliolo d’Acciaio 2015.

Grande Roberto! Grande è l’amicizia che ci lega oramai dai anni.

Un caro ringraziamento al Comitato di Regata, Fausto e Gabriele, che ci ha assistito con cura e perizia.

Un ringraziamento a tutti i Soci che hanno partecipato e che hanno contribuito all’ottima riuscita di questa edizione del Bugliolo d’Acciaio.

Ecco la classifica finale con tempi compensati:

1° Roberto Camiolo – Piccolo Sole – Sun Odyssey 36i

2° Gianni Campi – Naturalmente – Dufour 405

3° Fabio Baracchetti – Yemaya – Oceanis 43

4° Luca Perico – Pepita – Hanse 400

5° Nicola Gualdi – Petit Chou – Bavaria 42

6° Serena Pagani – Mind The Gap – Sun Oyssey 40.3

7° Valter Zanetti – Cassiopea – Sun Odyssey 42

Buon vento a Tutti!

Luca Perico e la mia Pepita!

Il fallimento insegna più del successo!

      

Yemaya – Oceanis 43

Il 90% dell’equipaggio giunge al Fezzano al venerdì, nel tardo pomeriggio.

Dopo attento check-in, prova di navigazione a vela nel golfo; breve ma soddisfacente.

I membri degli equipaggi che hanno avuto la fortuna di poter raggiungere La Spezia già al venerdì pomeriggio si ritrovano insieme al ristorante per rilassarsi con le libagioni.

Verso le 23, buffet in marina a base di focaccia e SPRIZ molto carichi. Qualcuno, come Alberto, esagera con le dosi di alcool… a breve barcolla, complici le naturali oscillazioni del pontile, e le conseguenze cessano solo in tarda mattinata del seguente sabato.

Sabato avaro di vento; dopo lo START in gruppo, scadiamo di posizione causa la stazza della nostra imbarcazione, penalizzata dal vento moderato. Successiva bonaccia perseverante che induce il comitato (dietro sollecito ripetuto) ad annullare l’evento di oggi. Il vento arriverà, ma dopo circa 2 ore.

Tutti all’ormeggio a Palmaria, è ora di pranzare e fare il bagno; siamo solo ad inizio di giugno ma la temperatura dell’acqua è comunque gradevole ed il sole ci scalda ed abbronza quando riemergiamo dal mare.

Complice la termica, nel pomeriggio si alza una leggera brezza che ci consente di veleggiare nel Golfo dei Poeti e provare la barca, per poi rientrare in marina.

Ormeggio ravvicinato per tutte e 7 le barche.

Cena come da programma, con i tavoli posti all’aperto sotto un cielo di stelle e le vele della Club House a proteggerci dall’umidità. Dopo cena dedicato ai nostri sogni, con il lancio delle lanterne, una per barca, a cui affidare i nostri desideri inespressi.

Si unisce a noi un gruppo di amiche; festeggiano il compleanno di una di loro trascorrendo un fine settimana in barca, coccolate dal loro Skipper; occasione per ritrovarsi senza mariti e prole. Nonché un gruppo di amici di Orza Minore, presenti al Fezzano con il loro programma “Vela & Tango”.

L’indomani mattina ci saluta con nuvole dense e pioggia battente fin verso le 11,30. Consapevoli delle meteo avverse, recuperiamo un poco del sonno perduto e ce la prendiamo con calma.

Ci raggiunge da Bergamo anche Stefania, al rientro dalla Grecia. Come sempre abbronzatissima!

Verso le 12, dopo tranquilla colazione, siamo pronti ad uscire ed issare le vele.

Ritrovo a Lerici per la partenza.

Poco vento, nonostante il temporale e le nuvole in movimento. Viene deciso che il percorso sarà ridotto, un bastone sulla Torre Scuola, sperando in una termica più aggressiva a seguire. A distanza di 15 minuti circa ci seguiranno gli equipaggi di Orza Minore.

Buona la nostra partenza, ma ancora una volta le imbarcazioni più leggere ci sopravanzano.

Il vento latita. Solo presso il canale di Portovenere pare rinforzare; così in effetti sarà e ci impegnerà al traverso. Le prime imbarcazioni a doppiare la Torre puntano verso il mare aperto, in cerca di vento costante e teso.

Passiamo la torre per terzi (o quarti) insediati da Serena con Andrea a supporto; loro optano per seguire la rotta dei primi due, mentre il nostro equipaggio decide rapidamente di seguire una rotta diversa, più diretta, unica nostra chance di recupero. A distanza ci segue Roberto, in lento ma inesorabile recupero.

La rotta più breve ci permette di recuperare sui primi e sognare…arriviamo in linea di arrivo in 3, quasi ingaggiati. Suspence…ma Gianni ed il suo equipaggio passano per primi, con una bella strambata dello skipper sulla boa di arrivo e conseguente suono della tromba.

Subito dopo team Camiolo e team Ruote di Carro a brevissima distanza. A seguire gli altri ed i nostri approssimativi calcoli sui rating per capire se Luca, il defender, ha mantenuto o perso il BUGLIOLO d’ACCIAIO.

A distanza tutti gli altri, tranne l’equipaggio di Walter, ultimo e già in spiaggia a mangiare le cozze che hanno pescato.

Urge provvedere al pranzo; optiamo per il golfo di Lerici in 4 imbarcazioni, cui si aggiungono Fausto e Gabriele col gommone del comitato giuria.

Tuffi, bagno e pranzo in compagnia. Nuovo bagno; nonostante le nuvole persistenti, l’acqua non è fredda e ne approfittiamo ripetutamente.

Rientro in Marina e check-out… Purtroppo il weekend è finito. Stanchi e provati, ma felici, siamo pronti al viaggio di rientro.

Solo Giovanni non ci segue; per lui il lavoro porta a Firenze.

BURRO 2015